In fiamme autobus sulla Circumvallazione, traffico bloccato

2022-03-03 06:30:51 By : Mr. raven hu

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Questa mattina tra Giugliano e Qualiano poco prima delle 8 un autobus divorato da fiamme ed esplosioni. Il fatto è accaduto sulla Circumvallazione altezza del negozio Mola Group dopo il Ponte Riccio verso Napoli.

Incendio che con il suo fumo nero ha invaso le corsie e sciolto l’asfalto costringendo le forze dell’ordine a bloccare il traffico, causando ingorghi stradali.

Sul posto intervenuti molte squadre di Vigili del Fuoco per domare le fiamme e i Carabinieri per ordine pubblico e effettuare le prime indagini al fine di stabilire le cause dell’incendio, le quali non sono ancora chiare.

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Questa mattina gli agenti del Commissariato di Pompei hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di diversi fondi e manufatti inerenti ad una struttura turistico-ricettiva sita in Pompei. Si tratta di un’area complessiva di oltre 14.200 metri quadrati. Il provvedimento – emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della locale procura- “in ordine al reato di lottizzazione abusiva”.

31 i capi di imputazione – oltre alla lottizzazione abusiva – “sono abuso di ufficio, corruzione prorpia, falso ideologico in atti pubblici, violazione del segreto d’ufficio, falsità ideologica in certificati, reati edilizi ed urbanistici”. Tutti ascritti, a vario titolo, a 14 indagati.

A svolgere le indagini il Commissariato di Pompei sotto il coordinamento della Procura di Torre Annunziata. L’attività investigativa – svolta attraverso intercettazioni telefoniche con l’aiuto di una consulenza tecnica disposta dalla Procura – hanno accertato la realizzazione progressiva, nel corso di circa 30 anni, di una lottizzazione abusiva a scopo edificatorio relativa all’Agriturismo Vivi Natura Resort.

Tale struttura è ubicata in via Ponte Izzo del comune di Pompei, realizzata attraverso una pluralità di interventi protrattisi sino all’aprile 2021.

In assenza dei permessi di costruire avrebbero implementato alcuni immobili preesistenti. Tali costruzioni – totalmente abusive – ma oggetto di domande di condono edilizio rigettate o non definite e di ordinanze comunali di demolizione. Alcuni degli immobili sono acquisiti a pattrimonio comunale a seguito della mancata demolizione. Non solo essi risulterebbero edificati in un’area soggetta a vincolo di inedificabilità, a vincolo paesaggistico e di rispetto stradale, con cambio di destinazione d’uso. L’area sarebbe passata da agricola a struttura turistico-ricettiva, incompatibile con il vigente Piano Regolatore generale. Le volumetrie abusive – secondo quanto riporta la nota della Procura di Torre Annunziata – sarebbero per oltre 5000 metri cubi.

Le indagini, come affermato dal GIP nel decreto di sequestro preventivo, fanno ritenere che le opere abusive siano realizzate grazie “alla voluta e deliberata connivenza fra coloro che avrebbero dovuto tutelare gli interessi pubblici e gli amministratori dell ‘agriturismo Vivi Natura”.

Emersi – sempre secondo quanto ritenuto dal GIP – “l’illegittimità della gran parte dei procedimenti amministrativi promossi e portati avanti dall ‘Ufficio Tecnico del Comune di Pompei; il mancato rinvenimento di atti amministrativi (…); la mancata esecuzione di accertamentifinalizzati a verificare (…) quali fossero effettivamente le opere realizzate e, soprattutto, in quale contesto di realtà edilizia e commerciale andassero ad inserirsi”

Le indagini avrebbero accertato, in particolare, un episodio di corruzione nei confronti di un geometra dell’UTC di Pompei. Il tecnico, a fronte di una somma di denaro da parte del committente delle opere abusive non avrebbe bloccato l’esecuzione dei lavori; non avrebbe ordinato il ripristino dello stato dei luoghi. Non avrebbe, infine, esercitato la dovuta vigilanza sui lavori in corso.

Accertati, inoltre, due reati di falso ideologico in atto pubblico. A commettere tali reati i un geometra dell’UTC di Pompei e un capitano della Polizia Locale dello stesso Comune. I due avrebbero omesso di riportare – in due distinti verbali di sequestro – alcune opere abusive relative ad un manufatto in via Civita Giuliana di Pompei. Il manufatto sarebbe di proprietà dello stesso imprenditore titolare dell’Agriturismo Vivi Natura Resort.

Si legge nella nota della Procura che la misura cautelare reale, “oltre ad essere finalizzata alla misura di sicurezza della confisca con riferimento al reato di lottizzazione abusiva, si è resa necessaria, altresì, come ritenuto dal GIP, al fine di impedire la protrazione e l’aggravamento delle conseguenze dei reati accertati, commessi in spregio della morfologia del territorio, dei vincoli posti a tutela dell’ ambiente nonché della disciplina urbanistica funzionale all’ordinato e armonioso assetto del territorio”.

Si ricorda che il provvedimeno eseguito oggi e una misura cautelare contro essa possono essevi impugnazioni. I destinatari sono persone sotto indagine preliminare e per tanto sono da considerarsi innocenti fino ad una sentenza di condanna definitiva.

Ancora sotto la lente della Polizia la città di Frattaminore. Controlli straordinari anche nel giorno di Carnevale.

Il primo marzo, infatti, gli del Commissariato di Frattamaggiore, con l’aiuto dei loro colleghi del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno operato un servizio straordinario di controllo del territorio in via Cavalieri di Vittorio Veneto, via Turati, via Giovanni XXIII, piazza San Maurizio e piazza Atella.

Identificate – nel corso delle attività – 62 persone, di cui 13 con precedenti di polizia. Controllate, inoltre, 10 persone sottoposte agli arresti domiciliari;

Verificati 33 veicoli e contestate 4 violazioni del Codice della Strada per mancanza della revisione periodica, eccesso di velocità, per non aver arrestato il veicolo all’alt e per mancanza di copertura assicurativa.

La Polizia Postale di Napoli ha eseguito un’ordindanza di custosia cautelare ai domiciliari nei confronti di due persone. Ad emettere la misura cautelare il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli. Il provvedimento eseguito al termine di una attività di indagine coordinata dalla Seconda Sezione della Procura della Repubblica di Napoli.

Gli indagati sono gravemente indiziate – in concorso tra loro – dei reati “di istigazione alla corruzione e di accesso abusivo ad un sistema informatico”.

Gli indagati – uno Tecnico Ammninistrativo categoria C presso la segreteria del Dipartimento di Scienze Motorie dell’università Parthenope e l’altro aveva svolto funzioni di ausilio e di supporto presso la stessa segreteria dopo la laurea – approfittando delle loro posizioni avrebbero posto una serie di condotte criminose.

Avrebbero, infatti, prostosto a vari studenti dell’Ateneo, insteressati al test di ingressso a Scienze Motorie, di fornire in anticipo le risposte dei test – che si sarebbero tenuti nell’ottobre del 2019 – pagando la somma di 200,00 euro.

Gli indagati, inoltre, sarebbero entrati abusivamente nel sistema informatico dell’Università. Più specificamente come riporta la nota della Procura “nel pc collocato all’interdo del Dipartimento di Scienze Motorie”. Avrebbero aperto le buste all’interno delle quali erano costustiti i test che avrebbero comunicato agli studenti con le relative risposte esatte.

Le indagini sono partite a seguita di una denuncia del Rettore dell’Università Parthenope e si sono avvalse della costante collaborazione dell’Università.

Nel corso delle investigazioni, la polizia giudiziaria ha provveduto ad acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati. Il tutto anche attraverso la puntuale analisi dei dispositivi informatici da questi utilizzati.

Ricordiamo che la misura eseguita è un provvedimento cautelare contro il quale sono possibili impugnazioni. I destinatari sono sotto indagine preliminare e sono da considerarsi innocenti fino ad una sentenza di condanna definitiva.

Ieri gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di controllo del territorio,  hanno notato in via Giuseppe Fava, nei pressi del Commissariato Scampia, un giovane che, in cambio di denaro, ha consegnato qualcosa ad una persona che si è allontanata frettolosamente.

Il ragazzo, accortosi della presenza dei poliziotti, per guadagnare la fuga li ha spintonati fino a quando, non senza difficoltà, in via della Resistenza è stato bloccato e trovato in possesso di 15 bustine contenenti marijuana del peso di circa 16 grammi, una busta con circa 2 grammi della stessa sostanza, 11 stecche di hashish per circa 16 grammi, diverso materiale per il confezionamento della droga e 230 euro.

P.M., 20enne napoletano, è stato arrestato per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti aggravato, lesioni aggravate, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Nota Stampa Questura di Napoli

Continuano i Controlli in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro disposti dal Comando Provinciale di Avellino.

Questa volta i Carabinieri della stazione di Montemiletto, con la collaborazione dei loro colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno verificato all’interno di un cantiere edile in città.

I militari hanno riscontrato irregolarità sotto il profilo della sicurezza dei lavoratori.

Denunciati il titolare dell’impresa e il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzioni di. Per loro anche prescrizione e sanzioni per circa 13mila euro.

I Carabinieri della Stazione Forestale di Forino, all’esito di un’ispezione eseguita in un fondo privato di Montoro, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino una trentenne per “Maltrattamento di animali”.

Dall’attività, svolta unitamente a personale del Servizio Veterinario dell’ASL di Avellino, è emersa l’inidonea detenzione di 39 cani di razza meticcia all’interno di strutture costituite da reti elettrosaldate assemblate tra loro, con spazio limitatissimo per i movimenti, poggiate sul terreno fangoso e in assenza di tettoie per protezione dagli agenti atmosferici.

Alla luce delle evidenze emerse, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro degli animali (che sono stati affidati a un’idonea struttura) e alla denuncia della donna, che sarà inoltre sanzionata per la detenzione di cani non iscritti alla Banca Dati Regionale dell’Anagrafe Canina degli Animali d’Affezione e privi di microchip.

Nota Stampa Comando Provinciale Carabinieri Avellino

Sequestrati oltre 2,5 kg di droga e armi a Ponticelli

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Ruba rame in cantiere a Palma Campania, arrestato

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