L’ultimo saluto a Elena, volontaria e poliziotta morta lottando contro gli incendi - Il Piccolo

2022-07-29 18:30:27 By : Ms. HERE MAKERS

A Cividale i funerali della coordinatrice della Protezione civile:«Mancherai a tutti»

CIVIDALE. S’è fermata Cividale, dove Elena Lo Duca prestava servizio come assistente capo coordinatore della Polizia. S’è fermata anche Prepotto: lì Elena viveva e lì la vita l’ha lasciata, tra i boschi di Cialla, con addosso la tuta da coordinatrice della squadra di Protezione civile. Per un’esistenza intera - fino a sacrificarla, quell’esistenza - ha lottato contro gli effetti dirompenti degli agenti atmosferici. E quando nella mattinata di giovedì 28 luglio, all’arrivo del feretro, il vento che soffiava sulla città ducale si è placato improvvisamente, è sembrato un omaggio a quella donna che ora «è tra gli eroi dei nostri tempi, quelli che si sono battuti per la collettività», ha immaginato il sindaco di Prepotto, Mariaclara Forti, sottolineando come le lacrime del suo paese «sono quelle del Friuli, dell’Italia intera, a cui manchi e mancherai».

Una distesa di divise blu e gialle, quelle della Protezione civile, le uniformi della Polizia e poi tante, tantissime persone comuni hanno voluto tributare l’ultimo saluto alla cinquantaseienne poliziotta, caduta sul campo otto giorni fa, mentre era impegnata nelle operazioni di bonifica di uno dei tanti incendi che stanno mettendo a dura prova la regione.

La bara, avvolta nel Tricolore, è arrivata alle 11 in punto sul sagrato del duomo cividalese: ad accoglierla il silenzio suonato dalla tromba della fanfara della Polizia e un picchetto di agenti e volontari della Protezione civile. Sulla bandiera una foto di Elena, sorridente, e accanto al feretro il casco dei volontari antincendio boschivo e il berretto della polizia, che Lo Duca alternava quasi senza soluzione di continuità: «Anche il giorno in cui ha perso la vita – ha ricordato il questore di Udine, Manuela De Bernardin Stadoan –, Elena ha dato prova del suo innato altruismo: dopo aver concluso il suo turno in commissariato era corsa a Prepotto per dare una mano a spegnere un incendio».

«Siamo ammirati per il tanto sacrificio: mandi Eline e grazie», il ringraziamento di monsignor Guido Genero, che ha concelebrato il rito. Ai funerali hanno partecipato anche il vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Rizzi, il vicecapo del Dipartimento della Protezione civile, Immacolata Postiglione («Elena rappresentava quel pezzo di mondo sano fatto di valori, solidarietà, impegno per il bene comune, che è il senso della Protezione civile», ha detto), il prefetto di Udine Massimo Marchesiello, e il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, affiancato dal vice Riccardi e dagli assessori Pizzimenti, Roberti e Zilli e dal presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin.

Il ricordo più toccante, sottolineato da un applauso scrosciato spontaneo, quello di Elisa Grosso, volontaria del distretto Val Natisone: «Essere volontari significa essere custodi della famiglia della Protezione civile: ci hai insegnato tanto e ora, quando chiuderemo la tuta gialla e blu per rispondere a una chiamata, penseremo a te, alla nostra coordinatrice».

Fuori dalla chiesa autorità, amici e conoscenti si sono stretti al marito Gianluca e alla figlia Jessica: all’uscita del feretro due applausi, durati secondi sembrati eterni. E il saluto di quelle sirene spiegate che hanno cadenzato per anni le giornate di Elena. —

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