La Svizzera ha inviato in Ucraina negli ultimi giorni altre 100 tonnellate di aiuti umanitari, soprattutto di tipo medico e sanitario. Globalmente dal mese di marzo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in collaborazione con il Dipartimento della difesa (DDPS), ha fornito oltre 5300 tonnellate di beni di prima necessità.
Il primo convoglio di aiuti è partito lo scorso 3 agosto con 71 tonnellate di materiale antincendio (giacche e pantaloni di protezione, tubi, cannoni ad acqua, motoseghe a scoppio), un autocarro contenente 11 tonnellate di materiale sanitario (guanti da esame, respiratori) e oltre 10 tonnellate di medicinali provenienti da scorte del DDPS, precisa un comunicato odierno.
Il secondo carico con 15 impianti di trattamento dell'acqua, anch'essi provenienti da scorte del DDPS, è partito il 9 e il 10 agosto in direzione di Kiev e Leopoli. A questi si sono aggiunti 11 respiratori comprensivi di accessori donati dal canton Zurigo.
Dall'inizio del conflitto Berna ha inviato in Ucraina oltre 600 tonnellate di materiale per l'assistenza e ha acquistato in territorio ucraino più di 4750 tonnellate di generi alimentari per aiutare la popolazione. Gli aiuti sono stati distribuiti nell'Ovest del Paese (Leopoli e Lutsk), ma anche a Kiev, Odessa, Vinnytsia, Mykolaïv, Kharkiv, Sumy e Dnipro. I fondi stanziati finora dalla Confederazione ammontano complessivamente a circa 100 milioni di franchi.