Sardegna, Francesco il pompiere e il selfie: «Tra le fiamme e il vento pensavo alle mie figlie»- Corriere.it

2022-05-27 20:15:00 By : Ms. Iris Yang

Abbiamo scollegato in automatico la tua precedente sessione

Puoi navigare al massimo da 3 dispositivi o browser

Per continuare la navigazione devi scollegare un'altra sessione

Da mobile puoi navigare al massimo da 2 dispositivi o browser.

Per continuare la navigazione devi scollegare un'altra sessione.

Salva questo articolo e leggilo quando vuoi. Il servizio è dedicato agli utenti registrati.

Trovi tutti gli articoli salvati nella tua area personale nella sezione preferiti e sull'app Corriere News.

Lo scatto diventato virale dopo la pubblicazione della foto sui social. «Ma il nostro è un lavoro di squadra». L’incendio non ancora domato. Mattarella telefona a Solinas

L’immagine di Francesco Cocco, 42 anni, che ha fatto il giro dei social

C’è una foto che vale più di cento resoconti e di mille parole. È la foto di Francesco Cocco , 42 anni, vigile del fuoco di Nuoro che ha affrontato il grande incendio del Montiferru. Gli occhi arrossati, il viso stravolto dalle ore trascorse ad arginare un rogo che sembrava inarrestabile, la stanchezza e la rabbia per aver visto tanta devastazione. Francesco è entrato in servizio alle 20 di sabato 24 luglio e, con i quattro compagni della sua squadra del distaccamento di Macomer è stato inviato al fronte, che in quelle ore era già dalle parti di Cuglieri, a 30 chilometri di distanza. Al fronte, perché di una vera e propria guerra si è trattata , quella contro fiamme imprevedibili, alimentate da venti che cambiavano direzione di continuo, capaci di saltare da un lato all’altro di una strada in pochi minuti. Da lì fino alle 11,30 del giorno dopo, Francesco ha affrontato il turno più massacrante dei suoi nove anni di carriera.

Sardegna, la strage degli animali morti negli incendi

Emergenza incendi in Sardegna, l’impressionante muro di fuoco a Porto Alabe: centinaia di evacuati

Meteo, caldo record in Sicilia: punte di 45 gradi. Incendi e due giorni di allerta rossa

«A Cuglieri, poi a Flussio, poi ancora a Cuglieri», scattando foto col proprio cellulare tra un trasferimento e l’altro «o nei pochi momenti di sosta». Quegli scatti li ha inviati a un amico d’infanzia, dai tempi dell’oratorio nel quartiere di Monte Gurtei. Come testimonianza, come condivisione, come avrebbe fatto ciascuno di noi. L’amico, Franco Colomo, redattore deL’Ortobene , giornale diocesano nuorese, ha subito intuito la forza di quei messaggi WhatsApp. «Un breve testo, un video, le foto — spiega Colomo —. Ho pensato che valesse la pena metterle sulla pagina Facebook». Ma è quel selfie scattato «dopo il primo intervento a Cuglieri» dice Cocco — gli occhi di brace, una stanchezza così vicina a quella degli infermieri stremati dal Covid — che ha cominciato a navigare nella Rete, sospinto dai social e dai like, a farsi bandiera, accompagnato da centinaia di post di ringraziamento per i vigili del fuoco, i forestali, i volontari, con centomila visualizzazioni sul solo L’Ortobene , che pubblica da 90 anni ma non è ancora il New York Times .

Diventare un vigile del fuoco, dice chi lo conosce bene, era da sempre il sogno di Cocco. Lavorava in un supermarket, in attesa delle chiamate a tempo, da «stagionale», infine dopo anni l’assunzione. Oggi ha una moglie, Simonetta, due figlie piccole e s’impegna nel sociale e nella parrocchia di San Paolo dove è il priore della festa del patrono. «Abbiamo evacuato decine di famiglie dalle loro case , alcune erano distrutte — ha raccontato Francesco —. In quei momenti pensavo alla mia famiglia, a mia moglie e alle mie figlie, ma soprattutto a lottare per spegnere quanti più incendi mi fosse possibile».

<La presenza dello Stato

Ieri a Cagliari, per fare il punto sulla situazione, è arrivato il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio: «Il fatto che non ci siano stati morti è già un successo, la macchina antincendio ha funzionato» ha detto. Il presidente Mattarella ha chiamato quello della Regione Sardegna, Christian Solinas , per esprimere solidarietà e vicinanza, mentre a Cuglieri è iniziata la consegna dei primi aiuti a pastori e aziende agricole con camion e trattori colmi di foraggio giunti da tutta l’isola. L’incendio non è del tutto domato (oggi ancora gran caldo), ma le squadre da terra hanno lasciato definitivamente il campo agli otto Canadair che per tutta la giornata hanno continuato a fare la spola per rifornirsi d’acqua al largo di Is Arenas e nel lago Amodeo. Francesco Cocco tornato in organico, invece, lascia spazio al riserbo, imposto dal ruolo, dal Comando e da una sorta di pudore: «A quanto pare la mia faccia ha fatto scalpore, ma il nostro è un lavoro di squadra, ditelo ».

Ogni sera, alle 18 le notizie più importanti della giornata

Autorizzaci a leggere i tuoi dati di navigazione per attività di analisi e profilazione. Così la tua area personale sarà sempre più ricca di contenuti in linea con i tuoi interessi.