Tyson, il cane pompiere e lo Stato che non paga le cure: «È stato male dopo un intervento di soccorso» - CorrieredelVeneto.it

2022-08-19 18:19:47 By : Mr. Wayne Zhou

Tyson in servizio e recentemente dopo una delle operazioni

Chi l’ha visto all’opera, tra boschi e slavine, non ha alcun dubbio: «A prescindere da cosa ne pensi lo Stato, Tyson è un vigile del fuoco». Uno di quelli che a qualunque ora del giorno o della notte possono ritrovarsi a rovistare tra le macerie di un edificio crollato, o a perlustrare ettari di montagna. È specializzato nella ricerca di persone scomparse. Come quella volta, nell’ottobre del 2021, che fu spedito sulle Dolomiti per rintracciare un uomo del quale non si avevano notizie da quattro giorni: era la sua prima missione e impiegò appena sette ore per individuare l’escursionista, ancora vivo, e riconsegnarlo alla sua famiglia . Poi arrivarono gli altri interventi, sulle colline del Veronese, o quello che a marzo ha portato a un nuovo ritrovamento, nel Padovano. Roba da meritarsi una medaglia, insomma . E invece.

Le spese a carico del padrone del cane pompiere

Invece Tyson ora rischia di morire perché è ammalato e non ci sono i soldi per pagargli le cure mediche. Il motivo? Invece della divisa, indossa una pelliccia nera: è un labrador del nucleo cinofilo in servizio al Comando di Vicenza. E diversamente dalle altre Forze dello Stato, i cani-pompiere non sono di proprietà del Corpo, ma dei loro conduttori. Tyson, ad esempio, è stato adottato da Paolo, un vigile del fuoco esperto. L’ente utilizza questi animali con un contratto di comodato d’uso, lasciando alla buona volontà dei rispettivi padroni il loro allenamento e mantenimento, il cui costo viene anticipato e poi rimborsato . «Lo stesso vale per le spese sanitarie, coperte solo in parte da un’assicurazione» spiega la deputata Sabrina De Carlo che proprio per salvare questo labrador, ha mobilitato il sottosegretario Carlo Sibilia.

La carriera di Tyson con i vigili del fuoco

Per raccontare questa storia- portata alla ribalta dal Conapo, il sindacato di categoria .- occorre partire dal suo protagonista: Tyson nasce il 7 settembre del 2017 e a 9 mesi viene selezionato per entrare nel nucleo cinofili. Quasi un anno di addestramento nella scuola nazionale di Volpiano ma poi, nel 2019, non supera il secondo esame di certificazione. Sembra la fine della «carriera» di vigile del fuoco a quattro zampe, e invece il suo conduttore si intestardisce: è convinto del potenziale di quel cane. A marzo del 2021 lo iscrive a un nuovo corso, che si svolge a Belluno, e stavolta Tyson supera l’esame con il massimo del punteggio . Si spalancano così le porte del Comando di Vicenza.

La missione nel bosco e dopo il malessere

Dopo mesi di duro lavoro, i problemi arrivano a maggio di quest’anno. L’unità cinofila viene spedita in un bosco nel Trevigiano per rintracciare una persona scomparsa. «Era un’area molto sporca, impervia, tra rovi e arbusti» racconta chi c’era. Concluso l’intervento, Tyson e Paolo tornano in caserma ma cinque giorni dopo l’animale si sente male. Respira a fatica. Il veterinario gli trova il torace pieno di liquido, viene operato d’urgenza per liberare i polmoni, dove si scoprono vari noduli. Il cane resta ricoverato per tre settimane e il suo conduttore anticipa 6.300 euro di spese mediche . Purtroppo il liquido continua a riformarsi e, a distanza di tre mesi, ogni settimana Tyson deve subire una toracentesi, altrimenti rischia di soffocare.

L’operazione che può salvargli la vita

Per curarlo, dovrebbe essere sottoposto a una nuova operazione, ma Paolo finora ha speso ottomila euro e la copertura sanitaria prevista per l’animale ha portato a un rimborso di appena tremila euro. Ora il vigile del fuoco si trova di fronte a un bivio: sopprimere il suo amico a quattro zampe o trovare il denaro necessario all’intervento. «La polizza sembra non coprire tutte le prestazioni sanitarie necessarie alla cura dell’animale», conferma Marco Piergallini, segretario generale del Conapo. «Stiamo parlando di un cane da soccorso! Ci troviamo di fronte a una vergogna di Stato».

Con la donazione già superati i 5mila euro

Paolo ha avviato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme e lì sta capitando uno dei tanti miracoli di internet: la storia del cane-soccorritore ha toccato il cuore di centinaia di persone che in pochi giorni hanno donato quasi seimila euro .Intanto da Roma fanno sapere che il caso è all’attenzione della Direzione centrale per l’emergenza, il braccio operativo dei Vigili del fuoco. «Stiamo cercando una soluzione», assicurano. Ma la vita di Tyson resta appesa a un filo.

La newsletter del Corriere del Veneto

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie del Veneto iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Veneto . Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.