Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Zelensky: non credo in cambio regime a Mosca- Corriere.it

2022-06-10 18:34:09 By : Mr. William YIN

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Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, in diretta

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Le notizie di sabato 28 maggio sulla guerra. Salvini prepara la visita a Mosca. Kadyrov: un gruppo di combattenti ceceni ha preso il pieno controllo della linea di contatto con «i nazionalisti ucraini»

Questa diretta è stata chiusa. Trovate a questo link il nuovo articolo con tutte le ultime notizie di oggi, in diretta, sulla guerra in Ucraina

• La guerra in Ucraina è arrivata al 94esimo giorno: qui lo speciale sui tre mesi di conflitto. • I russi avanzano nel Donbass. Zelensky: «È genocidio». Biden pronto a inviare armi più potenti. • Salvini pensa alla possibilità di una visita a Mosca - ma oggi ha anche affermato che «è difficile» e che «se vado, non è a nome del governo». • Ieri la telefonata tra Draghi e Zelensky: «Dobbiamo sbloccare i porti insieme per prevenire una crisi alimentare». Putin accusa gli ucraini per le mine nei porti che fermano le navi con i carichi di grano e per i negoziati sospesi. • La Chiesa ortodossa ucraina si stacca da Mosca e si dichiara indipendente. • Secondo il sito di notizie Meduza, la Russia starebbe valutando un secondo assalto a Kiev, forse in autunno.

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Ore 05:26 - Mosca: «A Kherson referendum solo dopo la fine combattimenti»

Il voto a Kherson può attendere. Nessun referendum sull’annessione formale della città occupata alla Russia finché non saranno cessati i combattimenti nella provincia e nelle regioni vicine di Odessa e Mykolaiv. L’annuncio arriva da Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione civile militare di Kherson nominato da Mosca. «Annunceremo più tardi quando avrà luogo una sorta di votazione o consultazione, ma non sarà oggi e non sarà domani perché il nostro primo compito è ristabilire l’ordine e organizzare un sistema di amministrazione nella regione di Kherson», ha spiegato Stremousov citato dai media internazionali.

Ore 02:47 - Patate e bende, i russi raccolgono fondi per loro esercito

Bende, medicinali, antibiotici. Ma anche patate e stampelle. I russi raccolgono fondi e beni di prima necessità per i loro uomini al fronte. «Mi sembra che l’intero mondo stia aiutando i nostri maggiori nemici. Noi anche vogliamo offrire sostegno ai nostri ragazzi», racconta al New York Times Natalia Abiyeva, una delle organizzatrici di raccolta fondi e beni di prima necessità per l’esercito russo. A sostenere i soldati sono soprattutto le donne, in prima linea nell’organizzazione. Le loro storie mostrano come anche fra i russi c’è la crescente consapevolezza che il loro esercito non era preparato per un conflitto come quello in Ucraina.

Ore 01:22 - Media: «Ue verso divieto import petrolio russo via mare»

Nuova stretta nei confronti per l’economia russa. L’Ue si appresta a proporre il divieto di import di petrolio della Russia via mare, ritardando le restrizioni alle importazioni da un oleodotto di Druzhba che fornisce l’Ungheria di greggio russo. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la commissione europea ha inviato una bozza di proposta rivista ai governi nazionali.

Ore 00:34 - Zelensky, dichiarare Russia «Stato terrorista»

«Riconoscere la Russia come Stato terrorista e Stato sponsor del terrorismo». È questa la richieste rivolta al mondo dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo ha affermato in un suo discorso alla nazione. «Ciò riflette la realtà quotidiana che gli occupanti hanno creato in Ucraina e sono ansiosi di portare in Europa. E questo deve essere stabilito legalmente», ha denunciato Zelensky che ha già annunciato che nel suo intervento al Consiglio europeo parlerà del «terrore che è diventato di fatto l’unica forma di azione dello Stato russo nei confronti dell’Europa». «Terrore nella terra ucraina. Terrore nel mercato energetico in Europa, non solo nel nostro Paese. Terrore nel mercato alimentare, su scala globale. E quale sarà il prossimo terrore?», si è chiesto il presidente ucraino.

Ore 00:30 - Leder ceceno annuncio: «Controlliamo completamente Severodonetsk»

Continua anche se a rilento la conquista di territori ucraini. A essere sotto il pieno controllo dei russi ora è la città di Severodonetsk, nella regione orientale ucraina di Lugansk. Lo ha annunciato il leader ceceno, Ramzan Kadyrov. «Severonetsk è sotto il nostro completo controllo. La città è stata liberata. D’ora in poi gli abitanti non sono più in pericolo», ha scritto Kadyrov sul suo canale Telegram.

Ore 00:24 - Missili su Kryvyi Rih: «Distrutto un impianto industriale»

Ancora attacchi russi con missili su obiettivi industriali ucraini. Il raid è avvenuto in serata ed ha colpito la periferia di Kryvyi Rih, nell’oblast di Dnipropetrovsk: nell’attaco è stato «praticamente distrutto» un impianto industriale. Lo ha riferito il capo militare della regione, Oleksandr Vilkul, citato dal Kyiv Independent, senza tuttavia specificare quale sia l’impianto colpito. La città è sede di diverse industrie, compresa l’Arcelor Mittal Kryvyi Rih, la più grande acciaieria dell’Ucraina. I soccorritori hanno dovuto lavorare a lungo per spegnere l’incendio. Al momento non si segnalano vittime.

Ore 22:13 - Deposito di munizioni in fiamme a Donetsk

Un deposito di munizioni russe è in fiamme a Donetsk. Lo rendono noto le forze armate di Kiev.

Ore 22:11 - Zelensky: non credo in cambio regime a Mosca

Nessuno all’interno dell’élite al potere della Russia rimuoverà il presidente Vladimir Putin. È l’opinione espressa dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al canale televisivo olandese Nos. «Penso che tutta questa squadra lavori da molti anni e siano collegati da molte cose, molti crimini, e sono uniti - ha detto - non sono sicuro del cambio di regime in Russia in questo momento. Penso che abbiano tutti paura di Putin».

Ore 19:56 - Zelensky al vertice Ue: verso compromesso su embargo greggio

Volodymyr Zelensky sarà ospite alla giornata di apertura del vertice dei leader europei, in programma lunedì e martedì, a Bruxelles, quando i Ventisette cercheranno un accordo sull’embargo al petrolio russo . È stato lo stesso presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella lettera di invito ai leader a ricordare che il presidente ucraino si unirà ai Ventisette, in collegamento video, all’inizio del vertice straordinario.

Ore 18:51 - Pamuk: la bomba atomica pericolo reale

«Lo scenario di oggi con il conflitto in Ucraina è diverso da quello della Guerra fredda. La bomba atomica rappresenta una grande minaccia . Oggi qualunque nazione anche povera economicamente che abbia l’atomica e che sia governata da un dittatore ha un potere reale. Questo non é un romanzo, ma una vera minaccia». Così il premio Nobel per la letteratura turco Orhan Pamuk , ospite a Porto Cervo per il Premio Costa Smeralda, dove ha ricevuto un riconoscimento per la letteratura internazionale.

Ore 18:16 - In corso a San Pietroburgo la campagna di arruolamento nell'esercito russo a contratto

E' in corso a San Pietroburgo la campagna di arruolamento nell'esercito russo a contratto . Secondo quanto riportato nelle chat Telegram, ai nuovi arruolati vengono pagati 250mila rubli una tantum per la firma . Lo stipendio mensile parte invece da 220mila rubli mentre per rimborsi ulteriori sono previsti 8mila rubli al giorno. In caso di morte ai familiari vengono rimborsati oltre 13milioni di rubli , in caso di ferite gravi 3 milioni e 296 mila rubli e in caso di ferite leggere 3 milioni e 74 mila rubli.

Ore 18:03 - Kiev, nessun segnale di un nuovo attacco sulla capitale

Il ministero della Difesa ucraino non vede alcun segnale da parte della Russia di un nuovo attacco a Kiev. Lo ha detto la viceministra Anna Malyar . Lo riporta Ukrainska Pravda . «A oggi non disponiamo di tali informazioni - ha spiegato -, ma è necessario capire che la minaccia a Kiev e all'intero territorio dell'Ucraina è costante».

Ore 17:40 - Cremlino: proseguiranno i colloqui tra Putin, Macron e Scholz

Il presidente russo, Vladimir Putin , il suo omologo francese, Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz hanno deciso di restare in contatto telefonico. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov , dopo la lunga telefonata tra i tre leader. «Continueranno a comunicare per telefono» , ha assicurato.

Ore 17:34 - Mykolaiv di nuovo sotto attacco, due razzi colpiscono due grattacieli

Mykolaiv , nel sud dell’Ucraina, di nuovo sotto attacco. Stamattina due razzi hanno colpito due grattacieli. Lo comunica l’amministrazione della regione, che parla di una persona morta sul colpo e di almeno sei feriti.

Ore 17:24 - Salvini in Russia: lo stupore e il fastidio a Palazzo Chigi per il viaggio a Mosca

(Marco Galluzzo ) Sono più le domande che le reazioni. Perché sarà vero e in fondo anche scontato, se non altro per ragioni di necessaria cortesia istituzionale, che Matteo Salvini non potrà non informare Mario Draghi di un eventuale viaggio a Mosca. Ma le domande, e più di una punta di imbarazzo che si abbina alle stesse, riguardano tutti gli interrogativi possibili sulla visita. Compresa quello della sua effettiva praticabilità. «È una notizia che si commenta da sola», rilevano con una punta di fastidio, sconcerto e persino d’ironia a Palazzo Chigi. Qui l’articolo completo

Ore 15:55 - Colpita auto di giornalisti Radio Svodoba: illesi

Colpita l'auto dei giornalisti di Radio Svoboda a Bakhmut, nella regione di Luhansk. Il giornalista Marian Kushnir , che si trovava nell'auto, ha fatto sapere, con un post su Facebook, di essere tutti illesi, salvo qualche graffio, e che si è danneggiata soltanto l'auto. «Nel Donbass, vicino a Bakhmut ci sono forti combattimenti», ha aggiunto Kushnir.

Ore 15:50 - Poroshenko tenta di uscire dal Paese per la seconda volta

L'ex presidente ucraino Petro Poroshenko ha tentato per la seconda volta di lasciare il Paese attraverso lo stesso valico di frontiera, secondo quanto riferito dai media ucraini. Attraverso Telegram è stato riferito che l'ex presidente stava cercando di lasciare l'Ucraina ed entrare in Polonia attraverso il checkpoint Rava-Rus'ka, nella regione di Leopoli. Secondo il sito di notizie ucraino Strana.ua, Poroshenko è stato fermato dagli agenti di pattuglia allo stesso posto di blocco. Iryna Herashchenko, parlamentare ucraina del partito «Solidarietà Europea» di Poroshenko, ha affermato che l'ex presidente dovrebbe partecipare a diversi eventi internazionali come membro di un parlamento e ha cercato di lasciare l'Ucraina ma è stato fermato dalle guardie di frontiera ucraine.

Ore 15:25 - Macron/Scholz a Putin: «Liberare combattenti Azovstal»

Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno chiesto al leader del Cremlino Vladimir Putin di liberare i 2.500 combattenti dell'Azovstal.

Putin, da parte sua, ha informato Macron e Scholz dei pericoli che la continua fornitura di armi occidentali all'Ucraina rappresenta per la sicurezza internazionale, avvertendo i due leader di una possibile destabilizzazione. Lo ha riferito sabato il Cremlino. «Il presidente russo ha prestato particolare attenzione alla natura pericolosa del continuo rifornimento di armi occidentali in Ucraina, avvertendo, a questo proposito, dei rischi di un'ulteriore destabilizzazione della situazione e dell'aggravarsi della crisi umanitaria», ha affermato il Cremlino.

Nel corso della loro telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno inoltre chiesto al leader del Cremlino «il cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe».

Ore 15:18 - Viminale, a oggi in Italia 124.230 profughi tra cui 40.864 minori

Sono 124.230 le persone arrivate finora in Italia dall'Ucraina: 64.979 donne, 18.387 uomini e 40.864 minori. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. Lo rende noto il Viminale.

Ore 15:17 - Berlusconi, rivendico Pratica di Mare con orgoglio

«Venti anni fa il vertice di Pratica di Mare. Rivendico con orgoglio di aver dato all'Italia un ruolo da protagonista nella politica estera, in pieno accordo con i nostri alleati dell'Occidente, portando nel 2002 allo stesso tavolo Bush e Putin, gli Usa e la Federazione russa, per firmare il trattato che pose fine a più di cinquant'anni di guerra fredda». Lo scrive su Facebook il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Ore 15:11 - Putin mette in guardia l'Occidente: «Basta armi a Kiev»

«La fornitura di armi a Kiev da parte dell'Occidente rischia di creare auna ulteriore destabilizzazione»: così il presidente russo Putin . Secondo quanto riferisce il Cremlino, parlando con il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz ha avvertito che continuare ad armare l'Ucraina «è pericoloso», mettendo in guardia dai rischi di «un'ulteriore destabilizzazione, di un ulteriore peggioramento della situazione e di un aggravamento della crisi umanitaria».

Ore 14:26 - Mosca, telefonata tra Putin, Macron e Scholz

Il presidente russo Putin ha avuto un colloquio telefonico (di 90 minuti) con il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz in cui si è detto disposto a negoziare sull'export del grano, incluso quello ucraino, dai porti sul Mar Nero. Putin ha anche rinnovato la disponibilità a riprendere il dialogo con l'Ucraina. «La fornitura di armi all'Ucraina da parte dell'Occidente rischia di creare una ulteriore destabilizzazione», ha aggiunto il leader del Cremlino.

Ore 14:17 - Zelensky: «Non vogliamo un'alternativa a ingresso nell'Ue»

L'opzione della comunità politica europea proposta dal presidente francese Macron per i Paesi che non sono membri dell'Unione europea non è accettabile per l'Ucraina. Così il presidente ucraino Zelensky in un'intervista all'emittente olandese Nieuwsuur . «No, non è è accettabile. Non ne abbiamo bisogno. Abbiamo solo bisogno del sostegno di questi Paesi, non vogliamo un'alternativa ». Il 9 maggio Macron ha annunciato un'iniziativa per creare una nuova «comunità politica europea» in modo che i Paesi che non sono membri formali dell'Ue possano entrare a far parte del nuovo spazio in Europa.

Ore 14:12 - Russi pensano a una Norimberga per i militari Azov

Un tribunale in stile Norimberga per processare i militari ucraini evacuati dall'acciaieria Azovstal. È il progetto a cui stanno pensando i russi in alternativa allo scambio di prigionieri e che servirebbe, tra l'altro, a giustificare l'invasione dell'Ucraina ai fini della "denazificazione" ripetutamente invocata da Mosca. «Stiamo progettando di organizzare un tribunale internazionale sul territorio della repubblica» ha affermato Denis Pushilin , leader della Repubblica popolare di Donetsk, riporta il Guardian .

Ore 14:08 - Kiev, arrivata versione più potente obici da 155 mm

L'Ucraina ha ricevuto una nuova e più potente versione degli obici semoventi americani M109 da 155 mm: lo ha annunciato su Facebook il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov. Lo riporta l'agenzia Ukrinform . «Sono lieto di annunciare la notizia: la nostra artiglieria da 155 mm è in fase di rifornimento. L'Ucraina ha già ricevuto una variante aggiornata degli obici M109. È un equipaggiamento di alta qualità. E la consegna è il risultato della cooperazione tra diversi Paesi», ha scritto Reznikov. Il ministro ha ricordato che le forze ucraine già utilizzano tre tipi di artiglieria da 155 mm: gli obici M777, FH70 e CAESAR.

Ore 13:57 - Gb, soldato volontario salva compagno ferito da una mina. Su Twitter il video

Ben Grant , figlio della deputata conservatrice britannica Helen Grant, ha raccontato come è riuscito a salvare il compagno ferito da un mina durante un attacco russo in Ucraina. A documentare l’accaduto c’è un video , pubblicato sulla pagina Twitter del Telegraph , girato grazie alla telecamera che il soldato britannico aveva installato sull’elmetto. Si sente chiaramente la voce del trentenne, veterano dell’Afghanistan e ex membro della Marina Reale urlare: «Dobbiamo muoverci o moriremo!». Grant aveva raccontato al Guardian di essere arrivato in Ucraina a marzo , quando ha deciso di arruolarsi a fianco dell’esercito ucraino dopo aver visto i russi bombardare case in cui c’erano anche dei bambini. «Non ho mai vissuto niente di simile in tutta la mia vita».

?A Tory MP?s son fighting with Ukrainian soldiers helped save a fellow Briton who was injured by a landmine during an intense firefight filmed on a helmet camera Watch the dramatic footage ??https://t.co/wcmqVb8jSj pic.twitter.com/a2XnKw4dPn— The Telegraph (@Telegraph) May 28, 2022

?A Tory MP?s son fighting with Ukrainian soldiers helped save a fellow Briton who was injured by a landmine during an intense firefight filmed on a helmet camera Watch the dramatic footage ??https://t.co/wcmqVb8jSj pic.twitter.com/a2XnKw4dPn

Ore 13:39 - Ministro Difesa: missili antinave da Danimarca e obici semoventi da Usa

L'Ucraina ha cominciato a ricevere missili antinave Harpoon dalla Danimarca e obici semoventi M109 dagli Usa. Lo ha detto il ministro della Difesa di Kiev, Oleksiy Reznikov. I missili Harpoon verranno usati accanto ai Neptune ucraini nella difesa delle coste, incluso il porto di Odessa, ha precisato il ministro. Le forniture dalla Danimarca sono avvenute «con la partecipazione dei nostri amici del Regno Unito», ha detto Reznikov.

Ore 13:36 - Russi pensano a una Norimberga per i militari Azov

Un tribunale in stile Norimberga per processare i militari ucraini evacuati dall'acciaieria Azovstal. È il progetto a cui stanno pensando i russi in alternativa allo scambio di prigionieri e che servirebbe, tra l'altro, a giustificare l'invasione dell'Ucraina ai fini della "denazificazione" ripetutamente invocata da Mosca. «Stiamo progettando di organizzare un tribunale internazionale sul territorio della repubblica» ha affermato Denis Pushilin , leader della Repubblica popolare di Donetsk, riporta il Guardian.

Ore 13:28 - Duma, «Zelensky e Biden affameranno il mondo»

«Biden e Zelensky passeranno alla storia come i presidenti che hanno affamato il mondo»: parola del presidente della Duma, Vyacheslav Volodin . Le sanzioni contro Mosca «sono state sconsiderate», ha ripetuto. Secondo Volodin, le sanzioni, «prima di tutto hanno colpito quei Paesi che già avevano problemi con il cibo: hanno portato a un aumento dei prezzi del grano dappertutto, compresi i Paesi Ue. Tutto questo può provocare carestie in molte aree del mondo alla fine di quest'anno».

Ore 13:22 - Media, Ue valuta missione navale per scortare grano nel mar Nero

L'Unione europea sta valutando la possibilità di inviare una missione navale per scortare i mercantili ucraini, che trasportano diversi alimenti tra cui il grano, attraverso il mar Nero. Lo riporta El Pais specificando che Bruxelles analizzerà al vertice di lunedì il rischio derivante dal blocco della Russia alle esportazioni agricole nei silos e nei porti dell'Ucraina.

Ore 13:20 - Colloquio telefonico tra Zelensky e Boris Johnson

Zelensky ha annunciato di aver avuto un colloquio telefonico con il primo ministro britannico Boris Johnson. In un tweet, il presidente ucraino ha affermato di aver parlato di «rafforzamento della difesa per l'Ucraina, intensificazione del lavoro sulle garanzie di sicurezza, fornitura di carburante all'Ucraina. »Dobbiamo lavorare insieme», ha aggiunto il presidente ucraino, «per prevenire una crisi alimentare e sbloccare i porti ucraini».

Ore 13:19 - Kiev, arrivata versione più potente obici da 155 mm

L'Ucraina ha ricevuto una nuova e più potente versione degli obici semoventi americani M109 da 155 mm: lo ha annunciato su Facebook il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov. Lo riporta l'agenzia Ukrinform. «Sono lieto di annunciare la notizia: la nostra artiglieria da 155 mm è in fase di rifornimento. L'Ucraina ha già ricevuto una variante aggiornata degli obici M109. È un equipaggiamento di alta qualità. E la consegna è il risultato della cooperazione tra diversi Paesi», ha scritto Reznikov. Il ministro ha ricordato che le forze ucraine già utilizzano tre tipi di artiglieria da 155 mm: gli obici M777, FH70 e CAESAR.

Ore 12:29 - Media, l’Ue valuta una missione navale per scortare il grano ucraino

L’Unione europea sta valutando la possibilità di lanciare una missione navale per scortare il passaggio delle navi di grano dall’Ucraina attraverso il Mar Nero, infestato da mine e presidiato da navi e sottomarini russi. Lo riporta El Pais citando fonti europee in vista del vertice di lunedì a Bruxelles dove, ricorda il quotidiano spagnolo, sarà affrontata la crisi del grano.

Ore 12:24 - Putin abolisce limite età per il primo contratto dei militari professionisti

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che elimina il limite di età per la firma del primo contratto dei militari professionisti . La nota esplicativa del disegno di legge, prima della sua approvazione da parte della Duma di Stato, affermava che «l’uso di armi di alta precisione, il funzionamento delle armi e dell’hardware militare richiedono specialisti altamente qualificati», che di norma diventano tali all’età di 40-45 anni . L’attuale legislazione prevede invece che il primo contratto di servizio militare possa essere firmato da cittadini di età compresa tra i 18 e i 40 anni e da cittadini stranieri di età compresa tra i 18 e i 30 anni. L’attuazione della legge «incentiverà gli specialisti delle professioni più richieste, in primo luogo quelle relative alle professioni civili (supporto medico, ingegneria, servizi tecnici, funzionamento, comunicazioni, ecc.). Il progetto di legge è stato redatto dai deputati di Russia Unita Andrei Kartapolov e Andrei Krasov. La Duma di Stato ha approvato la legge il 25 maggio 2022 e il Consiglio della Federazione l’ha approvata lo stesso giorno.

Ore 11:54 - La Russia rivendica il controllo totale sulla città di Lyman

Ministro della Difesa russo sostiene che l’esercito di Mosca abbia ottenuto il totale controllo della città di Lyman , nell’est dell’Ucraina. Le forze armate di entrambi i Paesi stanno combattendo ormai da giorni in quelle zone. Secondo l’intelligence britannica, la conquista della città ha un alto valore strategico per i russi : oltre a essere la sede di un importante nodo ferroviario , potrebbe comportare una condizione di vantaggio per la gestione dell’offensiva nel Donbass permettendo ai russi di avanzare nella regione dell’Oblast .

Ore 10:51 - La Russia testa il missile ipersonico da crociera Zircon

Il ministro della Difesa russo ha fatto sapere che il Cremlino ha testato con successo il missile ipersonico da crociera Zircon . La distanza percorsa è di circa mille chilometri , dal mare di Barents al Mare Bianco, entrambi parte del Mar Glaciale Artico. Reuters descrive che nel video diffuso dal ministero si vede il missile che, dopo essere stato lanciato da una nave, solca i cieli a forte velocità. Il presidente Vladimir Putin ha parlato del missile Zircon come di un’arma di nuova generazione che attualmente non ha rivali . Inoltre, non è la prima volta che la Russia testa questo tipo di missili: il mese scorso ha lanciato un nuovo missile intercontinentale Sarmat in grado di contenere oltre 10 testate nucleari .

Ore 10:44 - Martina (Fao): «La fame colpirà 220 milioni di persone»

(Alessandra Arachi) Il vicedirettore della Fao (Organizzazione Onu per l’alimentazione e l’agricoltura) Maurizio Martina ha chiarito che sono sei milioni le tonnellate di grano e circa quattordici milioni le tonnellate di mais sono bloccate nei porti ucraini. «L’Italia importava circa il 13% del mais dall’Ucraina. Per il frumento tenero le importazioni dirette sono minori — circa il 3% — ma certamente anche il nostro Paese risente dell’effetto indiretto dell’aumento dei costi sul mercato globale», ha spiegato al Corriere . «Già prima di questo conflitto la fame nel mondo stava crescendo. Quasi 200 milioni di persone in 53 Paesi nel 2021 sono entrate in una situazione quotidiana di fame acuta con un balzo di 40 milioni di persone in soli dodici mesi».

Ore 10:37 - Le foto satellitari della devastazione del Donbass da parte della Russia

(Guido Olimpio) Le foto pubblicate dalla Maxar Technologies sono la prova più evidente emersa finora della vastità della distruzione che l’artiglieria di Mosca sta causando nel Donbass, dove sta concentrando la sua azione. Le immagini arrivano da Popasna e da Lyman, città che di fatto Mosca ha conquistato proprio grazie a un incessante martellamento della sua artiglieria. «Mosca ha cancellato città russofone dalla faccia della Terra», ha detto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 10:29 - Cgia: ad oggi guerra peserà 929 euro a famiglia

Ad oggi, gli effetti della guerra in Ucraina produrranno per il 2022 un calo del Pil di 24 miliardi di euro reali che corrisponde a una perdita di potere d’acquisto medio per ciascuna famiglia italiana pari a 929 euro. Lo rileva la Cgia (Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato) che ha stimato questo costo dal confronto tra le ultime previsioni di crescita del Pil realizzate prima dell’avvio del conflitto (gennaio 2022) con le successive realizzate dopo l’invasione russa (aprile), dove emerge che il calo della ricchezza prodotta in Italia sarà dell’1,4%. In termini assoluti il deterioramento della situazione economica generale provocherà un calo in termini reali del Pil pari a 24 miliardi di euro che, rapportati ai 25 milioni di famiglie, si traduce in una perdita di potere d’acquisto per ciascun nucleo di 929 euro. Queste stime, ovviamente, sono parziali e suscettibili di cambiamenti specie se la situazione militare subisse un’escalation. In Italia c’è stato un forte rincaro delle bollette di luce e gas , le difficoltà del commercio internazionale da e verso alcuni paesi, l’impennata dell’inflazione e la difficoltà di reperire molte materie prime. L’inflazione 2022 è prevista attorno al 6% e, prosegue la Cgia, «è una tassa e della peggiore specie che colpisce, in particolar modo, chi ha un reddito fisso. Secondo l’Istat , infatti, con un caro vita in crescita del 6% , questo si traduce in un incremento effettivo dell’8,3% per le famiglie più povere e del 4,9% per quelle benestanti». Per la Cgia il Governo dovrebbe intervenire subito, tagliando in misura importante il cuneo fiscale.

Ore 09:52 - Kherson in mano russa chiude accessi a resto dell’Ucraina

La regione ucraina di Kherson , interamente occupata dalle forze russe, ha chiuso ogni accesso al resto del territorio dell’Ucraina : lo fa sapere il vice capo dell’autoproclamata amministrazione russa della regione, Kirill Stremousov . «Il confine è stato ora chiuso per ragioni di sicurezza», dice Stremousov sull’agenzia russa Ria-Novosti , citata dalla Cnn . «Sconsigliamo qualunque viaggio verso l’Ucraina, qualunque sia la motivazione» .

Ore 09:38 - Kiev, 30.000 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra

Sono circa 30.000 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che dopo 94 giorni di conflitto si registrano anche 207 caccia, 174 elicotteri e 503 droni abbattuti . Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.330 carri armati russi, 628 pezzi di artiglieria, 3.258 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 116 missili da crociera, 203 lanciamissili, 13 navi, 2.226 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante e 93 unità di difesa antiaerea.

Ore 09:32 - Kiev, ritirata russa nell’area di Severdonetsk

L’esercito russo ha subito perdite significative ed è stato costretto a ritirarsi nell’area di Severdonetsk, Toshkivka e Oskolonivka , nella regione ucraina del Lugansk (est): lo afferma su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina, Serhii Gaidai , secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform . Gaidai ha sottolineato che i russi sono stati costretti a indietreggiare nelle loro posizioni precedenti e un altro ponte tra Severdonetsk e Lysychansk è stato danneggiato. «Tuttavia, (i russi) non abbandonano i tentativi di andare nelle retrovie delle nostre truppe e interrompere i rifornimenti logistici nella regione di Lugansk», ha proseguito Gaidai. «Il nemico ha bombardato più volte Severdonetsk, ci sono stati almeno tre pesanti bombardamenti e in alcuni luoghi sono scoppiati combattimenti di strada . Di conseguenza, 14 condomini sono stati danneggiati . Anche il vicino villaggio di Synetskyi... è stato gravemente bombardato».

Ore 09:00 - «Abbiamo ucciso almeno 30mila soldati russi»

Se mancano conferme sulla mobilitazione «segreta» da parte di Mosca, una delle ragioni che potrebbe aver costretto la Russia a metterla in campo è data da una cifra - anch'essa senza conferme ufficiali. Quella cifra è 30 mila: perché tante sarebbero le perdute inflitte all'esercito di Mosca da parte dell'Ucraina dall'inizio della guerra.

L'esercito ucraino — fonte di quel dato — sostiene anche di aver distrutto almeno 207 aerei russi, 180 elicotteri, più di 1.330 carri armati, 13 navi militari e centinaia di sistemi di artiglieria, oltre a «migliaia di veicoli, droni, armi».

Ore 08:53 - La «mobilitazione segreta» in Russia

Pochi giorni fa, la Russia ha cancellato alcuni dei limiti per l'arruolamento — in particolare, quello «superiore», che era finora in vigore, e che impediva di arruolare gli over 40. Secondo Kiev, però, le operazioni di mobilitazione in corso a Mosca sono ben più ampie. «In Russia sono in corso misure di mobilitazione segrete», scrive su Facebook lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate dell'Ucraina, secondo cui, tra l'atro, «continua la formazione degli ufficiali di riserva per le esigenze delle unità dell'aeronautica e delle forze di difesa aerea negli istituti di istruzione della Repubblica di Bielorussia».

Ore 08:34 - Perché siamo entrati nella «terza fase» della guerra

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio ) Dopo tre mesi di combattimenti intensi, la resistenza è in grande difficoltà nell’est del Paese, dove i russi — aggiustate tattiche e obiettivi — stanno avendo la meglio. Proprio questi rovesci hanno convinto gli Stati Uniti a compiere un nuovo passo in avanti nell’invio di armi. La prossima settimana gli Usa dovrebbero approvare un nuovo pacchetto di aiuti che comprenderebbe anche gli Mlrs, con i quali la resistenza può ingaggiare obiettivi da lunga distanza e con precisione. Sono sistemi composti da 12 tubi che sparano razzi da 300 chilogrammi. La gittata massima — dipende dalle munizioni — può arrivare a 300 chilometri, ben più ampia di qualunque mezzo attualmente in dotazione agli ucraini. Il governo di Kiev chiede però anche i sistemi Himars (High Mobility Artillery Rocket System), che sparano razzi simili ma sono più leggeri e manovrabili. È un’arma devastante contro concentrazioni di truppe e mezzi: essendo mobile, spara e si sposta rapidamente sottraendosi al fuoco nemico. Con queste armi, si entrerebbe in una «terza fase» del conflitto, e del supporto occidentale all'Ucraina: «La prima "ondata" di armi ha permesso un "contenimento", poi gli ucraini hanno sollecitato una mossa ulteriore: carri armati, aerei, armi pesanti per provare a riconquistare territorio. Gli Stati Uniti hanno risposto nei primi giorni d’aprile. E tra la fine di aprile e metà maggio c’è stato un altro momento importante, proiettato verso il futuro. Al vertice di Ramstein, in Germania, i Paesi donatori hanno deciso una transizione dell’esercito ucraino verso i prodotti Nato, che permetterà di fornire armi e soprattutto munizioni — di cui c’è continua necessità — senza doverle racimolare alla «fiera» dell’Est Europa». Qui sotto, il grafico con le «tre fasi» di guerra.

Ore 08:21 - L'India aggira le sanzioni occidentali: il «doppio gioco» di Modi

(Federico Rampini ) I motori dell’Air Force One erano ancora caldi per la lunga trasferta di Joe Biden in Asia, dove il presidente americano aveva partecipato anche a un vertice del Quad, il quadrilatero strategico in funzione anti-Cina che include India, Giappone, Australia. Ed ecco che da Delhi è arrivato l’ennesimo tradimento . Altro che allinearsi con l’America sulla guerra in Ucraina. Il governo di Narendra Modi ha annunciato che l’India continuerà a comprare petrolio dalla Russia. Più di prima . Delhi e Mosca stanno mettendo a punto un meccanismo finanziario per facilitare i pagamenti e gli scambi fra rublo e rupia aggirando le sanzioni occidentali contro Vladimir Putin. L’India si sta comportando in modo perfino più «sfacciato» della Cina. Le aziende di Stato cinesi sono più circospette nelle loro transazioni con la Russia perché non vogliono finire a loro volta sulla lista nera delle sanzioni. Il governo Modi invece procede alla luce del sole , incrementa i propri acquisti di energia dalla Russia, e lo fa con grande abilità negoziale: ottiene sconti molto sostanziali rispetto ai prezzi di mercato. (L'articolo completo firmato da Federico Rampini è qui, ed è tratto dalla newsletter Global, che Federico Rampini invia ogni sabato: per iscriversi, basta andare qui)

Ore 08:15 - «Ci sono diecimila russi, in questa regione»

Due giorni fa, il governatore della regione di Luhansk, Sergiy Gaidai, aveva parlato dello «choc» della popolazione e dei militari, vedendo i soldati russi «uscire da ogni parte». Oggi — parlando alla tv nazionale ucraina — prova a dare una dimensione numerica a quello choc: ci sarebbero, ha spiegato, «diecimila truppe russe» nella sua regione. E si tratta di «unità stanziate in modo permanente nella regione, che stanno cercando di assaltarla e di conquistare terreno in qualsiasi direzione».

Ore 07:47 - I russi hanno conquistato una città strategicamente importante

Ormai è un appuntamento noto: ogni giorno, il ministero della Difesa britannico pubblica un report che fa il punto sull'andamento delle operazioni sul campo. Ed è un report colmo di informazioni di enorme rilevanza — anche perché la Gran Bretagna ha mostrato di avere, fino ad ora, informazioni estremamente accurate su ciò che accade tra Mosca e Kiev. Quello di oggi, però, è un report preoccupante per l'Ucraina. Perché l'intelligence militare di Londra spiega che «il 27 maggio, le forze russe hanno probabilmente catturato la maggior parte della città di Lyman, nel nord dell’Oblast di Donetsk, in quella che probabilmente è un’operazione preliminare per la prossima fase dell’offensiva russa nel Donbas». Si tratta di una conquista «strategicamente importante», perché Lyman «è sede di un importante nodo ferroviario e dà accesso a importanti ponti ferroviari e stradali sul fiume Siverskyy Donets». «Nei prossimi giorni», quindi , «è probabile che le unità russe nell’area diano priorità alla forzatura dell’attraversamento del fiume»: e «una testa di ponte vicino a Lyman darebbe alla Russia un vantaggio nella potenziale prossima fase dell’offensiva nel Donbass, quando probabilmente cercherà di avanzare verso le città chiave controllate dagli ucraini più in profondità nell’Oblast di Donetsk, Sloviansk e Kramatorsk». «Se la Russia riuscisse a conquistare queste aree, molto probabilmente il Cremlino lo vedrebbe come un risultato politico sostanziale e lo ritrarrebbe al popolo russo come una giustificazione dell’invasione».

Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 28 May 2022 Find out more about the UK government's response: https://t.co/SNyBZINIl2 ?? #StandWithUkraine ?? pic.twitter.com/XzTbIJ8R1J— Ministry of Defence ?? (@DefenceHQ) May 28, 2022

Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 28 May 2022 Find out more about the UK government's response: https://t.co/SNyBZINIl2 ?? #StandWithUkraine ?? pic.twitter.com/XzTbIJ8R1J

Ore 07:31 - Si rischiano 400mila arrivi di migranti in Italia per la crisi alimentare

(Gianluca Mercuri ) Fin dalla visita a Washington di due settimane fa, il presidente del Consiglio Mario Draghi si è dato un obiettivo concreto e immediato, per certi versi perfino più urgente della ripresa dei negoziati: sbloccare il grano ucraino che la guerra ha reso inesportabile . Punto per punto: • Perché è importante Per un interesse umanitario vitale per il mondo — non aggravare la situazione alimentare di decine di milioni di africani e asiatici: la fame colpirà 220 milioni di persone, dice il vicedirettore della Fao Maurizio Martina ad Alessandra Arachi — e per un interesse nazionale vitale per l’Italia, evitare una gigantesca ondata di profughi da Sud che si aggiungerebbe a quella, finora gestita con successo, degli ucraini. • L’allarme dei servizi Rivela Francesco Verderami che «da settimane l’intelligence italiana ha informato il governo che il Paese rischia di essere investito da un flusso straordinario di arrivi calcolato in “centinaia di migliaia” di persone», «quattrocentomila» secondo un membro del governo. •Il cibo come arma È l’accusa che gli Usa rivolgono alla Russia e purtroppo non sembra campata in aria: pare evidente l’interesse di Mosca a destabilizzare l’Europa con una nuova ondata di sbarchi, sia per vendetta sia per farle passare la voglia di aiutare gli ucraini. •La telefonata con Kiev Giovedì Draghi aveva affrontato la questione grano con Putin, che aveva espresso la volontà di «controllare le rotte» delle navi cariche di cereali. Ieri il premier ne ha parlato anche con Zelensky, che ha chiesto aiuto sul problema «dell’approvvigionamento di carburante». Il presidente ucraino ha detto che ci sono 22 milioni di tonnellate di grano ferme nei silos. Sempre ieri, Putin ha aggiunto che «la parte ucraina dovrebbe sminare al più presto i porti per il libero passaggio delle navi bloccate». (Questo punto è stato pubblicato originariamente su PrimaOra, la newsletter che il Corriere riserva ogni giorno ai suoi abbonati e che fa parte de Il Punto . Per iscriversi: corriere.it/newsletter)

Ore 07:18 - Zelensky e la situazione nel Donbass

Nel Donbass la situazione è «difficile»: ma anche quell’area dell’Ucraina «tornerà nostra». A parlare, di fronte a una situazione sul campo obiettivamente complicata, è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «La Russia non dovrebbe pensare che terrà sotto il loro controllo le città di Lyman o Severodonetsk — poiché alla fine torneranno in Ucraina», ha detto. «Ecco perché dobbiamo aumentare la nostra difesa, aumentare la nostra resistenza e il Donbass sarà di nuovo ucraino. Anche se la Russia porterà tutte le sofferenze e la rovina nel Donbass, ricostruiremo ogni città, ogni comunità», ha aggiunto.

Ore 07:12 - La visita a Parolin, i contatti turchi: il retroscena della visita di Salvini

(Marco Cremonesi) Matteo Salvini , salvo sorprese, dovrebbe partire per Istanbul nei prossimi giorni, forse domenica, per poi dirigersi a Mosca per almeno 48 ore. Al momento, nessuno sa dire chi incontrerà e il perimetro esatto della missione: si parla soltanto di incontri con «esponenti istituzionali». Certamente il leader leghista ha lavorato con convinzione per organizzare il viaggio, pare di concerto con il suo consigliere diplomatico Antonio Capuano. E il 5 maggio ha incontrato l’ambasciatore turco a Roma, Omer Gucuk . Nelle scorse settimane, si era diffusa la notizia che Salvini avesse già chiesto il visto all’ambasciata russa. Ma allora, lui aveva smentito: «Non so neanche dove sia il mio passaporto». Ieri, i cronisti hanno interpellato il leader leghista: «Mi chiedono se andrò a Mosca... C’è il dovere di fare di tutto per avvicinarsi alla pace e, come Draghi ha fatto bene a chiamare Putin, io ce la sto mettendo tutta». Ieri mattina il leader leghista ha incontrato in Vaticano il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, anche se la Lega ufficialmente non conferma. (Il retroscena integrale firmato da Marco Cremonesi è qui)

Ore 06:41 - La mossa di Matteo Salvini, che progetta di andare a Mosca

(Gianluca Mercuri ) Il leader della Lega, Matteo Salvini, sta lavorando a un possibile viaggio a Mosca. • Quando vuole andare? Nei prossimi giorni: forse già domani sarà a Istanbul per poi raggiungere da lì la capitale russa, dove si fermerebbe almeno due giorni per «incontri istituzionali». Nel 2017 aveva visto Lavrov. •Parole sue Ha detto ieri Salvini ai giornalisti: «Mi chiedono se andrò a Mosca. Lo chiedo a voi. Draghi ha fatto una cosa giusta: ha chiamato Putin. È chiaro che la pace non la ottieni accendendo una candela in Duomo, ma va costruita e cercata telefonata per telefonata, incontro per incontro. C’è il dovere di fare di tutto per avvicinarsi alla pace e, come Draghi ha fatto bene a chiamare Putin, io ce la sto mettendo tutta». Nella chat della Lega, rivela Marco Cremonesi, è stato più esplicito: «Dopo un lavoro di settimane e a tutti i livelli si sta aprendo la possibilità di incontrare, per parlare di cessate il fuoco, forniture di grano e ritorno al dialogo, rappresentanti dei governi di Russia e Turchia, nonché rappresentanti di altri governi e istituzioni internazionali». • Gli incontri preparatori Il 5 maggio Salvini ha visto l’ambasciatore turco a Roma, e ieri il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin. • Come l’hanno presa nella Lega Cremonesi: «I leghisti alzano le braccia: “È diventata la sua ossessione…” ». E «un dirigente di rango» si è lasciato andare: «Non so se ha senso ribadire una volta di più l’immagine dell’“uomo di Mosca” ». Marco Galluzzo ricorda a questo proposito che «i rapporti di Salvini e altri esponenti della Lega con il potere russo non sempre sono stati giudicati trasparenti, sia da inchieste giornalistiche sia da indagini giudiziarie, indagini che non hanno coinvolto direttamente il leader della Lega, ma hanno acceso un faro non sempre limpido sulla sua rete di relazioni con Mosca». •Come l’hanno presa nel governo Galluzzo: «“È una notizia che si commenta da sola”, rilevano con una punta di fastidio, sconcerto e persino d’ironia a Palazzo Chigi ». «C’è la paura che Salvini esponga l’Italia a una brutta figura, ricordando fra le altre cose che il suo viaggio in Polonia ». «La visita a Mosca di un membro di rilievo della maggioranza verrebbe letta in modo negativo in ambienti internazionali ». Sia Draghi sia il ministro degli Esteri Di Maio «venivano descritti da fonti di governo quantomeno infastiditi, per usare un eufemismo, dalla sola ipotesi di un viaggio ». • Come l’hanno presa nel Pd Enrico Letta: «Iniziativa strampalata e senza utilità: Salvini va dove gli batte il cuore ». No comment degli altri partiti. •Il commento di Massimo Franco La mossa di Salvini «promette di acuire i sospetti che dall’inizio dell’aggressione armata pesano sul capo leghista: avere abbracciato un pacifismo di principio che favorisce la strategia russa ». (Questo punto è stato pubblicato originariamente su PrimaOra, la newsletter che il Corriere riserva ogni giorno ai suoi abbonati e che fa parte de Il Punto . Per iscriversi: corriere.it/newsletter)

Ore 06:37 - La svolta nelle armi a Kiev, e l’ira di Putin

(Gianluca Mercuri ) Al 94esimo giorno di guerra, arriva dalla Cnn la notizia che gli Stati Uniti hanno deciso di armare l’Ucraina come vuole l’Ucraina. Punto per punto: • Che arma è Si chiama Mlrs, che sta per Multiple Launch Rocket System ed è un micidiale sistema lanciarazzi a lungo raggio, capace di sparare a raffica missili fino a 300 chilometri di distanza e di spostarsi rapidamente su veicoli blindati. «È quello che ci serve per respingere i russi», dice da giorni il ministro degli Esteri di Kiev Kuleba. •Quando sarà usata Gli ucraini avranno bisogno di un paio di settimane per imparare come funziona. Glielo spiegheranno istruttori europei e forse anche americani già in loco. • Perché non è arrivata prima Per due motivi, spiega Francesco Battistini: «1)Si tratta di sistemi molto sofisticati che al Pentagono custodiscono gelosi, perché ce n’è pochi, e i generali temono di sguarnire le scorte necessarie alla difesa nazionale; 2) c’è il rischio concreto che Kiev li utilizzi per colpire sul territorio russo, come già ha fatto, ampliando così il conflitto». Zelensky avrebbe però dato rassicurazioni agli Usa su un uso «difensivo». •Perché è importante Perché l’artiglieria convenzionale russa martella gli obiettivi ucraini da 50 km di distanza, e se ora diventerà raggiungibile sarà costretta ad arretrare. Nell’Est del Paese, al momento, la resistenza ucraina è in grande difficoltà proprio perché i russi, pur avanzando con grande lentezza, sono liberi di colpire. • L’esempio di Severodonetsk La città sotto assedio, detta ormai «la nuova Mariupol», è l’ultimo bastione della regione di Lugansk, con oltre 100 mila dei suoi 120 mila abitanti già fuggiti. Il suo governatore ha detto a Marta Serafini che «i russi vincono grazie ai grad (i sistemi missilistici semoventi) e all’artiglieria a lunga distanza: se ci arrivassero nuove armi ci metteremmo davvero poco a ricacciarli indietro». Intanto quanto può resistere la città? «Una settimana, due al massimo». •Le mosse americane Gli Stati uniti, spiegano Andrea Marinelli e Guido Olimpio nel loro punto militare, seguono lo stesso schema da tre mesi: aspettano di vedere quanto resistono gli ucraini e poi alzano il livello di assistenza. Così sono passati dall’offerta di fuga a Zelensky al rifornimento di missili anticarro e antiaereo portatili (Javelin e Stinger), fino ai droni-kamikaze Switchblade. Ora i Mlrs. Ma gli ucraini già chiedono qualcosa di più, gli Himars (High Mobility Artillery Rocket System), sistemi lanciarazzi ancora più agili e leggeri. • È un’escalation? Letteralmente, sì. Era evitabile? Letteralmente, no: senza queste armi oggi l’Ucraina sarebbe il campo da tennis di Putin. • E Putin come l’ha presa? Malissimo, chiaramente. Lo stesso presidente russo ha parlato di «un’aggressione di fatto da parte di alcuni Paesi ostili». E il ministro degli Esteri Lavrov è andato oltre: «L’Occidente ha dichiarato guerra a noi, a tutto il mondo russo. Sarà una lunga guerra...». (Questo punto è stato pubblicato originariamente su PrimaOra, la newsletter che il Corriere riserva ogni giorno ai suoi abbonati e che fa parte de Il Punto . Per iscriversi: corriere.it/newsletter)

Ore 03:21 - Bloccate le vie d’uscita da Severodonetsk nell’Ucraina orientale

La città ucraina assediata di Sievierdonetsk sembra essere quasi completamente circondata dalle forze russe . Il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha affermato ieri sera - riporta l’agenzia di stampa russa Tass - che un gruppo di combattenti ceceni ha preso il pieno controllo della linea di contatto con «i nazionalisti ucraini» a Severodonetsk, bloccando le uscite dalla città. Una “linea di contatto” è la demarcazione tra due o più eserciti, siano essi alleati o belligeranti.

Ore 02:18 - Pentagono, la commessa da 624 milioni di dollari per i missili Stinger

Un mega contratto da 624 milioni dollari è stato assegnato dal Pentagono alla Raytheon per la produzione di missili antiaerei Stinger , uno dei sistemi militari chiave che gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina nella guerra con la Russia. Lo riporta la Cnn. Dall’inizio dell’invasione, gli Usa hanno inviato più di 1.400 sistemi Stinger, missili antiaerei a corto raggio con una portata di circa 5 chilometri in grado di abbattere droni, aerei ed elicotteri a bassa quota.

Ore 02:00 - Donetsk, cinque civili morti e quattro feriti

Sono cinque i civili morti e quattro i feriti nelle ultime 24 ore a causa dei bombardamenti nella regione di Donetsk. A riferirlo è il capo dell’amministrazione militare regionale Pavel Kirilenko, che ha sottolineato l’impossibilità, al momento, di stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha.

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