Dopo un anno di stop a causa del Covid è tutto pronto per la riapertura. Completati i test di soccorso, ora l’obiettivo è aprire le piste il 4 dicembre
Bielmonte inizia a prepararsi al debutto della stagione invernale dopo l’ultimo inverno passato praticamente in lockdown: il laghetto per l’approvvigionamento dell’innevamento programmato è ultimato, nei giorni scorsi si è svolta anche una esercitazione del Soccorso alpino per una prova di recupero dalle seggiovie degli impianti. All’appello manca solo la neve, anche se in realtà una prima spruzzata c’è stata. Le temperature stanno progressivamente scendendo. L’obiettivo è di farsi trovare pronti per il 4 dicembre e accogliere così i turisti per il ponte dell’Immacolata. Lo scorso inverno soltanto gli Sci club infatti avevano potuto godere delle piste innevate per via delle restrizioni imposte dal Covid, ora si riparte con regole precise. C’è un protocollo che permetterà agli sciatori di tornare a indossare tuta e casco e ai bambini di imparare la tecnica dello sci alpino. Si parla di distanziamento, utilizzo della mascherina, mentre per gli impianti senza copertura come quelli di Bielmonte non dovrebbe servire il Green pass. Ma tutte le novità verranno presentate a ridosso dell’avvio della stagione.
Nel frattempo gli impianti sono ormai pronti a girare e si lavora anche sulla promozione e sulla sicurezza. È stato completamente rinnovato il sito Internet di Bielmonte per la presentazione della stazione sciistica. Mentre sabato gli uomini del Soccorso alpino sono stati impegnati in una situazione di emergenza. I tecnici dei distaccamenti di Biella, Coggiola e Borgosesia si sono cimentati nelle esercitazioni di evacuazione, insieme alla messa in opera di pratiche e manovre di supporto. Per supportare le operazioni e per completare in modo proficuo l’esercitazione, era presente anche un'infermiera professionale che ha spiegato nel dettaglio le corrette tecniche di assistenza in caso di traumi e ipotermia di sciatori ed escursionisti. Anche il laghetto è pronto a entrare in funzione. È stato realizzato dall’Unione montana del Biellese orientale (1,2 milioni di euro, per il 90 per cento dalla Regione e il resto da Oasi Zegna). Il bacino garantirà 10-12mila metri cubi di acqua, e servirà anche in caso operazioni antincendio.
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