Bomba d’acqua nelle Marche. Ancora due dispersi, 11 le vittime. Curcio firma ordinanza per primi interventi urgenti. Il Papa: “Clima merita attenzione” - La Stampa

2022-09-23 18:20:48 By : Ms. Laura Song

La voce de La Stampa

Della Valle di Tod’s dona 1 milione di euro. L’Abi: «Sospendere i mutui nelle aree colpite». Riaperta la linea ferroviaria. Tra le persone che mancano all’appello, un bimbo di 8 anni. La mamma: «Lo avevo tra le braccia, la furia del fango me lo ha strappato». Francesco Acquaroli, nominato commissario delegato per l’assistenza della popolazione

ANCONA. Sulla pagina Facebook del Comune di Senigallia l’annuncio pochi minuti fa: «L'allerta legata alla perturbazione è terminata. Si può tornare al piano terra per continuare lo sgombero e la pulizia dei locali. Resta il divieto di circolazione se non strettamente necessario». Uno spiraglio di luce per la popolazione che poche ore fa aveva ricevuto, dal sindaco stesso,  l’ordine opposto: «Salite ai piani alti e non uscite».

 6 delle 11 vittime identificate, da sin : Nando Olivi, Noemi Bartolucci, Giuseppe Tisba, Andrea Tisba , Diego Chiappetti e Michele Bomprezzi

Il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha firmato l'ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato, le province di Ancona e Pesaro-Urbino. L'ordinanza, tra le altre misure, nomina il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, commissario delegato e prevede misure per garantire l'assistenza della popolazione.

Lo stato di emergenza «Abbiamo centinaia di uomini e donne del volontariato di Protezione civile e delle strutture operative al lavoro sul territorio - ha detto il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio - ma in momenti difficili come questi è importante anche dare velocemente al territorio un quadro normativo di riferimento. Il Consiglio dei ministri ha decretato ieri lo stato d'emergenza e come dipartimento abbiamo lavorato incessantemente per chiudere già oggi questa prima ordinanza che, oltre a nominare il commissario delegato, consente l'erogazione del contributo di autonoma sistemazione, a quei cittadini la cui abitazione abbia subito danni o sia stata sgomberata, e i primi interventi necessari per la messa in sicurezza del territorio».

Il Papa: «La sfida del clima importante come Covid e guerra» «La drammatica alluvione nelle Marche, che ha provocato lutti, rovine e dolore in tutto il Paese, rappresenta l'ulteriore conferma che la sfida del clima merita la stessa attenzione del Covid e della guerra". Lo ha detto il Papa in una intervista esclusiva rilasciata al Il Mattino, per i 130 anni del quotidiano partenopeo, che sarà pubblicata domani.

Il lutto nella regione Oggi e domani sono giornate di lutto regionale nelle Marche. Le bandiere a mezz'asta a Palazzo Raffaello hanno accolto di buon'ora i partecipanti al vertice che ha fatto il punto della situazione a un giorno e mezzo dal disastro: c'erano anche i sindaci, collegati in videoconferenza. I sindaci che ieri hanno alzato la voce per un'allerta meteo che non sarebbe stato adeguata, ma che prima di protestare, sotto la bomba d'acqua e la maggior parte al buio per la mancanza di energia elettrica, avevano scelto ogni mezzo utile per avvisare i propri concittadini del pericolo incombente.

Sarà la procura di Ancona ad accertare le eventuali responsabilità: da ieri é aperto un fascicolo contro ignoti nel quale si ipotizzano i reati di inondazione e omicidio colposi. «Le esondazioni e gli allagamenti si sarebbero potuti comunque mitigare con un adeguato lavoro di prevenzione»: quello di Piero Farabollini, presidente dei geologi delle Marche, é un richiamo ai temi del cambiamento climatico e della messa in sicurezza dei territori, finora poco dibattuti nella elettorale.

Il sindaco di Cantiano sconsiglia interventi incontrollati da paret dei volontari: pericoloso «'Ci sono tante persone che in maniera autonoma si stanno dirigendo in queste ore a Cantiano e verso gli altri Comuni alluvionati per potere prestare aiuto sul posto. Ma così facendo il rischio è di mettere in pericolo se stessi e gli altri. E' quindi un comportamento fortemente sconsigliato, perché crea ulteriori criticità in queste ore molto delicate, ritardando le operazioni di soccorso. Chi volesse prestare aiuto deve prima iscriversi nei gruppi comunali o nelle associazioni del sistema regionale di protezione civile per diventare volontario''. E' il messaggio congiunto veicolato del presidente della Provincia di Pesaro Giuseppe Paolini e dal sindaco di Cantiano Alessandro Piccini.

Le ricerche dei dispersi Vigili del fuoco, squadre del soccorso alpino e volontari della protezione civile continuano le ricerche delle due persone ancora disperse. Il bilancio complessivo è di undici persone decedute e due dispersi per i quali continuano le operazioni di ricerca. Mancano ancora all'appello il piccolo Mattia, di 8 anni, e Brunella Chiù, la 56enne che era in auto con la figlia, tra le vittime.

Identificata l’undicesima vittima

Ieri sera la Prefettura di Ancona aveva già aggiornato l'elenco dei morti aggiungendo un 80enne, il cui cadavere è stato tratto fuori ieri pomeriggio dal fiume Esino, in un'altra parte della provincia. L'anziano non sarebbe stato trascinato via dalla piena, ma sarebbe scivolato in acqua in località Angeli di Rosora.  

Identificata anche l'undicesima vittima recuperata stamattina dai vigili del fuoco a Serra de Conti, in provincia di Ancona. Si tratta di Michele Bomprezzi, il 47enne di Arcevia, la cui auto è stata trovata nel fiume Misa. L'uomo lavorava nelle biblioteche di Staffolo e di Cupramontana ed è il fratello dell'ex sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi.

Un intero paese piange Michele Era il responsabile dell'Informagiovani cuprense e della biblioteca comunale e oggi tutta la comunità del paese lo piange. «Purtroppo al dolore per l’intera comunità messa alla prova dagli eventi degli ultimi giorni, si aggiunge un dolore più forte che toglie il fiato a tanti di noi: la scomparsa di Michele. Fino alla fine abbiamo tutti sperato di ricevere una notizia positiva, ma la furia della tempesta ci ha privato di ogni speranza», ha scritto l’amministrazione comunale di Cupramontana.

Il piccolo Mattia di 8 anni: il fango lo ha strappato dalle braccia della mamma I dispersi scendono a 2 perché è stato nel frattempo identificato il corpo della 17enne Noemi Bartolucci, 17 anni, rintracciato a qualche chilometro di distanza dal luogo in cui era stata trascinata via dalla forza dell'acqua a Barbara, mentre tentava di mettersi in salvo insieme alla madre e al fratello a bordo di due auto. Ad identificare la salma è stato proprio il fratello 23enne, mentre la madre Brunella Chiù, 56 anni, risulta ancora dispersa.

E tra i dispersi resta anche  Mattia Luconi, 8 anni, strappato dalle braccia della madre mentre stavano fuggendo dopo avere avere abbandonato l'auto a Castelleone di Suasa. 

Il piccolo era stato prelevato dalla madre a casa del padre dove aveva trascorso il pomeriggio. La donna, che si è salvata ed è ora ricoverata in ospedale da dove non smette di chiedere notizie del figlioletto, era appena uscita dalla farmacia dove lavora e si è messa in auto col bambino. All’improvviso un fiume di fango ha raggiunto la macchina che si è rapidamente riempita d’acqua. Ecco che allora la mamma ha preso in braccio il figlio ed è uscita dall’abitacolo. «Lo avevo tra le mie braccia – racconta dal letto dell’ospedale – ma la furia dell’acqua me lo ha strappato. L’ho visto per qualche minuto aggrappato ad un albero, poi è scomparso».

Le ricerche del piccolo si concentrano nelle zone intorno a Serra de' Conti e a Barbara, nell'hinterland senigalliese in provincia di Ancona.

Della Valle di Tod’s regala un milione alla Regione Marche per sostenere la popolazione La famiglia Della Valle mette a disposizione della Regione Marche la somma di un milione di euro a sostegno delle popolazioni colpite da questa terribile tragedia. Lo comunica una nota del gruppo Tod's, che rivolge inoltre «un appello a tutto il mondo delle imprese chiedendo di sostenere e aiutare in tutti i modi possibili le persone e i territori che sono stati duramente colpiti».

Legambiente: 62 alluvioni da gennaio a settembre «L'alluvione che ha colpito le Marche é l'ennesimo campanello d'allarme che il Pianeta ci sta inviando. Con la crisi climatica non si scherza, servono interventi non piu' rimandabili. Da gennaio a settembre 2022 l'Italia è stata colpita, senza considerare il prossimo autunno che aggraverà ulteriormente il bilancio, già da 62 alluvioni (inclusi allagamenti da piogge intense) contro le 88 del 2021». E' quanto denuncia Legambiente che oggi ha diffuso i dati della mappa del rischio climatico del suo Osservatorio Città Clima, con un focus sulle alluvioni e sul centro Italia, chiedendo interventi urgenti da mettere in campo «a partire dal piano nazionale di adattamento alla crisi climatica, scomparso ormai da anni dall'agenda politica italiana». «Preoccupante - avverte l'associazione ambientalista - anche il dato complessivo degli ultimi anni: dal 2010 ad oggi (settembre 2022) nella Penisola si sono registrate 510 alluvioni (e allagamenti da piogge intense che hanno provocato danni) di cui, se ci spostiamo nel centro Italia, 57 nel Lazio, 36 in Toscana, 26 nelle Marche e 6 in Umbria».

L’Abi, “Sospendere i mutui nelle aree colpite” «Appena le Istituzioni avranno dichiarato lo stato di emergenza per l'eccezionale maltempo che ha colpito la regione Marche, l'Abi inviterà le banche a sospendere i mutui delle popolazioni colpite, sulla base del Protocollo che ha sottoscritto con la Protezione Civile e le Associazioni dei consumatori, per emergenze di tal genere». E' quanto si legge in una nota dell'Abi. La situazione torna, dunque, a farsi critica dopo poche ore di tregua. «Le Marche faranno di tutto per risollevarsi ma questi sono i momenti del dolore, del silenzio, dell’ascolto e del buon senso a stare uniti- afferma alla Stampa.it il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Dino Latini-. Trovare le soluzioni immediate per mettere in sicurezza il territorio è l’obbligo per tutti. Dare solidarietà ai colpiti è la priorità istituzionale. Lo faremo perché è nostro dovere».

Il dramma degli sfollati «Speriamo che l'acqua si abbassi ancora - è il commento del sindaco di Barbara Marco Pasqualini -, oggi chiederò l'intervento di unità cinofile». I vigili del fuoco - che provengono anche da Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Abruzzo - protezione civile e altri soccorritori sono al lavoro incessantemente anche per fornire aiuti a sfollati e persone che hanno subito danni o hanno avuto case inagibili a causa dell'acqua e del fango. centinaia gli sfollati: oltre 100 hanno trascorso la notte in un centro di accoglienza allestito dalla Caritas a Senigallia. Starebbe invece tornando parzialmente attivo il servizio idrico all'interno di case e attività che era stato interrotto in varie zone da ieri mattina.

Scarseggia l’acqua potabile, in alcune zone manca del tutto Scarseggia l'acqua potabile, o manca del tutto in alcune zone alluvionate delle Marche, criticità in tal senso si registrano non solo nelle case ma anche negli ospedali. Ci sono poi centri piccoli e medi ancora isolati a causa della viabilità non consentita. Il direttore della Caritas italiana, don Marco Pagniello, sta tornando da un sopralluogo nelle aree più colpite dal violentissimo alluvione e traccia un bilancio delle criticità e della situazione che ha visto con i suoi occhi. «La situazione degli sfollati è in continuo divenire - osserva il direttore della Caritas -. Ci sono piccoli e medi centri non raggiungibili a causa della viabilità compromessa. L'acqua potabile scarseggia o manca del tutto in alcune zone, nelle caae e anche negli ospedali».

Gli aiuti della Caritas La Caritas a Senigallia continua ad accogliere gli sfollati, a breve arriverà anche una task force di Vigili del Fuoco per portare aiuto. 

«Siamo ancora in piena emergenza e continua ad esserci l'allerta anche se ora fortunatamente è uscito un po' di sole. I marchigiani sono una comunità coesa e da subito si sono armati di pala e stivali per spalare fango e per buttare ciò che è andato distrutto nell'alluvione», racconta il direttore della Caritas che torna dai luoghi flagellati dall'alluvione avendo negli occhi «il dolore e la fatica di tanta gente ma anche la voglia di reagire».

Ora Caritas farà una mappatura dei bisogni «soprattutto per i paesi più isolati. Si tratta di accompagnare le famiglie e di fare in modo che nessuno sia escluso dagli aiuti» superando anche la burocrazia che al danno aggiungerebbe la beffa.

«Anche la Cei ora con tutta probabilità- anticipa don Pagniello - stanzierà fondi per aiutare. I 5 milioni di euro promessi ieri da Draghi sono una prima grande risposta«. Caritas è attiva anche per il servizio dei pasti alle persone che non hanno voluto lasciare casa «ma che - come spiega il direttore di Caritas - non hanno luce ne' gas. Ci sono poi tanti anziani strappati letteralmente dalle loro case inagibili che sperano di potere fare ritorno il prima possibile». 

Nessuna autopsia verrà effettuata sui corpi delle vittime Sui corpi delle 11 vittime dell'alluvione non verrà effettuata l'autopsia ma solamente una ispezione esterna, così come disposto dalla Procura di Ancona. Su nove salme il riscontro è già iniziato da ieri sera. Solo al termine arriverà il nullaosta per i funerali. Il fascicolo aperto rimane per omicidio colposo plurimo e inondazione colposa, ancora a carico di ignoti. Al procuratore aggiunto Valentina D'Agostino è stata affiancata per coordinare le indagine del Nucleo Investigativo dei carabinieri anche la pm Valeria Cigliola.

La visita di Draghi Sempre ieri il premier Mario Draghi ha visitato le zone colpite ed espresso vicinanza alle popolazioni, oltre all'annuncio del varo della dichiarazione di stato di emergenza e dell'arrivo dei primi fondi. «E' un disastro. Faremo tutto il possibile» ha detto durante una visita a Pianello di Ostra, la località che ha registrato i maggiori danni e 4 vittime. Oggi la preoccupazione maggiore è per il meteo, dato che è prevista una nuova un'ondata di maltempo. Stato di allerta gialla su tutto il territorio delle Marche: il Centro Funzionale Multirischi della Protezione civile regionale raccomanda ai cittadini di «evitare gli spostamenti in caso di pioggia». 

Disagi su varie linee ferroviarie Disagi sulle linee ferroviarie per il maltempo, in particolare le fortissime raffiche di vento che si stanno registrando in diverse aree dell'Italia centrale e che hanno trasportato detriti e materiali di diversa natura (teloni, rami) sui binari. I tecnici fanno sapere da Rfi sono al lavoro ripristinare la piena fruibilità in sicurezza dell'infrastruttura ferroviaria. I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno subito cancellazioni o limitazioni di percorso. L'assistenza a bordo treno e nelle principali stazioni è stata potenziata. Nel dettaglio le interruzioni della circolazione hanno interessato la linea ferroviaria Adriatica, fra Pescara e Ancona, dove la circolazione ferroviaria dalle 16.13 è in graduale ripresa dopo essere stata sospesa dalle 15.30 per detriti sulla sede ferroviaria provenienti da una palazzina adiacente i binari. Fra Pineto e Montesilvano, invece, è stato rimosso un telone sulla linea elettrica.

Sempre sulla linea Adriatica, fra Pesaro e Fano, la circolazione ferroviaria è stata sospesa e poi rallentata per la presenza di una staccionata presente sui binari a causa del maltempo che ha interessato le Marche. La circolazione è ripresa dalle 14.50 dopo l'intervento dei tecnici di RFI. In Umbria dalle 13.30 la circolazione ferroviaria è sospesa tra Ellera e Perugia per la presenza di alberi sulla linea. Attivato un servizio di bus sostitutivo. In Toscana un albero sulla linea portato dalle forti raffiche di vento ha imposto la sospensione della circolazione fra Sinalunga e Montepulciano, sulla linea Siena-Chiusi. In corso l'intervento dei tecnici di RFI per il ripristino della piena funzionalità della linea

Storica enoteca sommersa, 2mila bottiglie a rischio Sono circa 2 mila le bottiglie di vino - molte di grande pregio - danneggiate dall'alluvione che si è abbattuto sulle Marche e che ha coinvolto anche la storica Enoteca Galli di Senigallia. «Fortunatamente le bottiglie hanno galleggiato e non si sono rotte, ma molte etichette sono fortemente danneggiate, anche se non abbiamo una stima precisa, possiamo dire di aver subito un danno pesante» dicono Osvaldo e Guido Galli, padre e figlio che assieme al resto della famiglia portano avanti il locale, a ridosso dei portici della città, da oltre mezzo secolo. «Adesso - sottolinea Guido - è importante riaprire al più presto, noi ce la stiamo mettendo tutta».

A Fano salta parata prefinaliste Miss Italia Sono arrivate a Fano le prefinaliste del concorso di Miss Italia: a causa dell'alluvione, è stata interrotta la visita delle miss non impegnate in teatro ai principali monumenti di Fano, città storica di origine romana al confine con il capoluogo di provincia, Pesaro. Gli organizzatori sottolineano che Miss Italia trascorre queste giornate a Fano senza clamore e senza parate per la città, vivendo con partecipazione e rispetto il grande dolore della regione per i fatti degli ultimi giorni.

Il Veneto invia mezzi e uomini dei Vigili del Fuoco in aiuto alle Marche I Vigili del fuoco dei comandi del Veneto sono partiti in rinforzo al dispositivo nazionale per l'emergenza maltempo nelle Marche. Nel tardo pomeriggio sono andati da Belluno gli automezzi della colonna mobile regionale del modulo movimento terra pesanti con 5 automezzi e 9 vigili del fuoco. Da Verona è partito il modulo movimento terra leggero, con piccoli escavatori e 5 operatori. Domenica partiranno da Padova altri 7 vigili del fuoco del modulo eventi climatici. Presenti già nelle Marche, sui diversi scenari alluvionali, 9 operatori del comando di Venezia e Treviso intervenuti con personale del modulo per il contrasto al rischio acquatico. Inoltre stanno operando anche due piloti SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) della direzione interregionale dei vigili del fuoco del Veneto e Trentino Alto Adige.