Le ultime modifiche al "servizio pubblico con autovetture da piazza" risalivano a 20 anni fa. Abolito il numero massimo di licenze
Genova. Il consiglio comunale di Genova ha aggiornato – 20 anni dopo le ultime modifiche – il regolamento per il servizio pubblico con autovettura da piazza, ossia quello che norma l’attività dei taxi in città. Le novità, già approvate dalla giunta Bucci e dall’Autorità di regolazione dei trasporti, sono state approvate durante la seduta di oggi.
L’obbiettivo della mossa dell’amministrazione, aggiornare il regolamento in base alle normative nazionali e fare ordine rispetto alle trasformazioni urbanistiche e tecnologiche.
Quindi, tra le modifiche, l’obbligo da parte degli autisti di accettare i pagamenti con bancomat e carte di credito, l’abolizione di un numero massimo fisso di licenze per i tassisti genovesi ma la determinazione di un numero legato alle variabili socio-economiche cittadine, maggiore trasparenza sul funzionamento del tassametro, sanzioni e sospensione del servizio per i conducenti di auto bianche che contravverranno al regolamento stesso.
Tra le novità anche una maggiore libertà nell’abbigliamento dei tassisti: dovranno garantire un’immagine decorosa e aderente al servizio pubblico. Fino a oggi erano ammessi anche i bermuda, “purché al ginocchio e a tinta unita”. Difficilmente si vedrà comunque un tassista in pantaloncini hawaiani.
Tra gli altri nuovi “diritti” concessi ai tassisti quelli per evitare di essere raggirati o non pagati. Nel nuovo regolamento viene riconosciuta loro la facoltà di rifiutare una persona “in stato di evidente alterazione psicofisica o che palesa atteggiamenti violenti”, ma anche “bambini non accompagnati da una persona almeno sedicenne”, o servizi oltre il territorio il comunale. In quei casi potranno essere richiesti pagamenti anticipati.
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