Cocomero fresco, musica ma anche tante prelibatezze per trovare refrigerio nelle sere estive a Montemurlo e sostenere le attività della Vab. Venerdì in piazza Amendola a Oste ritorna la 29ma edizione della "Sagra del Cocomero", uno degli appuntamenti "classici" dell’estate, promosso dalla Vab Montemurlo con il patrocinio del Comune. Una serata di musica e divertimento per ricordare anche quando nella piana del "vecchio Pantano" si coltivavano i cocomeri.
Si parte alle 19 con l’apertura ufficiale della sagra e degli stand gastronomici. Alle 20 si svolgerà una cena in piazza con menu a base di pesce, realizzata grazie alla collaborazione con il ristorante Oste. Il menu è molto ricco e appetitoso: pennette al granchio reale, gran frittura mista di pesce, contorno con patatine fritte, calamari gratinati alla griglia e cocomero per finire. Il tutto accompagnato da vino bianco di Montespertoli, acqua, caffè e limoncello. Il costo per gli adulti è 25 euro, per i bambini 15 euro (sotto i 12 anni). Per partecipare alla cena è obbligatoria la prenotazione al numero 339.4090549. La serata proseguirà alle 21,45 con il piano bar e musica dal vivo con Stefano Torracchi e il suo gruppo. Per tutti distribuzione delle fette di cocomero fresco come momento di socializzazione. La sagra ha uno scopo benefico: il ricavato sarà utilizzato dalla Vab Montemurlo per acquistare attrezzature da impiegare nell’antincendio boschivo e nelle attività di protezione civile. "Nel corso di questi anni la Sagra del Cocomero è diventata un appuntamento tradizionale - spiega Valerio Palandri della Vab - delle iniziative estive della Montemurlo estate. E’ nata molti anni fa, per celebrare e ricordare questo frutto tipico della zona e della calda estate, quando nella piana del vecchio Pantano si coltivava proprio il cocomero. La sagra di anno in anno ha registrato sempre un buon successo di partecipanti". Per informazioni chiamare 0574.682736 oppure 339.4090549 e mail: [email protected] La Vab, lo ricordiamo, in estate non si occupa soltanto di prevenzione e attività antincendio sul territorio, ma anche di salvataggi di animali messi a dura prova dalla siccità: la scorsa settimana su richiesta dell’ufficio ambiente del Comune sono stati trasportati al centro Lipu di Vicchio un balestruccio, 3 neonati codirossi e un rondone per essere curati e poi rimessi in libertà. E sono sempre i volontari della Vab a riempire le cisterne degli abbeveratoi degli animali selvatici nelle zone impervie del Monteferrato e della Calvana.
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