Come verificare la sicurezza dei carrelli attrezzati con...

2022-05-27 19:59:51 By : Joyce Zhang

Un documento Inail riporta indicazioni sulla sicurezza dei carrelli industriali destinati al sollevamento di carichi oscillanti. Focus sulla prima verifica periodica, sulla scheda tecnica, sul verbale di verifica e sui controlli visivi e funzionali.

Roma, 23 Mag –   In relazione al contenuto del documento Inail “ Apparecchi di sollevamento materiali di tipo mobile. Istruzioni per la prima verifica periodica ai sensi del d.m. 11 aprile 2011” il nostro giornale si è occupato, nelle scorse settimane, dell’accoppiamento di un carrello industriale con dispositivi (ad esempio prolunghe o ganci) che conferiscono la funzione di sollevamento carichi oscillanti. Accoppiamento che configura un apparecchio di sollevamento di tipo mobile di cui all’allegato VII (Verifiche di attrezzature) del d.lgs. 81/2008, “qualora la portata sia superiore a 200 kg”.

Riguardo a questi carrelli industriali attrezzati con dispositivi per sollevamento carichi sospesi, abbiamo già presentato i principali adempimenti e normative tecniche di riferimento, ma non abbiamo approfondito la parte del documento Inail che si occupa direttamente dell’attività tecnica di prima verifica periodica (compilazione della scheda tecnica dell’attrezzatura e redazione del verbale di verifica).

Colmiamo questa lacuna con l’articolo odierno che si sofferma sui seguenti argomenti:

La pubblicazione, che riporta indicazioni per le verifiche anche di altre attrezzature (caricatori per la movimentazione di materiali, macchine movimento terra), non solo dedica un capitolo alla scheda tecnica relativa ai carrelli industriali attrezzati con dispositivi per sollevamento carichi oscillanti, ma ne riporta in allegato anche un fac-simile.

Si segnala che la prima verifica periodica riguarda l’attrezzatura nel suo complesso e “prevede la redazione di una scheda tecnica dell’attrezzatura, che costituisca un riferimento per le verifiche periodiche successive”.

La compilazione della scheda tecnica, che è “funzionale a consentire l’identificazione dell’attrezzatura nel corso delle verifiche periodiche (sia nella prima che nelle successive)”,  prevede “il recupero di tutte le informazioni necessarie ad individuare l’attrezzatura, reperibili dalla documentazione a corredo della stessa (istruzioni e dichiarazione CE di conformità) ovvero rilevabili direttamente sull’attrezzatura al momento della verifica (evenienza questa cui ricorrere solo in caso di mancata indicazione sulla documentazione e che per chiarezza dovrebbe essere specificata sulla scheda)”.

Per la compilazione della scheda tecnica è necessario “avere a disposizione le istruzioni in lingua italiana fornite dal fabbricante a corredo della macchina; qualora il datore di lavoro non disponga delle suddette istruzioni (perché non fornite dal fabbricante, smarrite o non disponibili nel luogo di lavoro) o le stesse non siano in lingua italiana, il verificatore non potrà procedere all’effettuazione della verifica e, pertanto, come previsto dalla circolare n. 11 del M.L.P.S. del 25 maggio 2012, i termini temporali di cui all’articolo 2, comma 1, del d.m. 11 aprile 2011 saranno interrotti, previo rilascio di verbale di sopralluogo a vuoto da cui siano rilevabili le cause che hanno determinato la mancata effettuazione della prestazione, fino a quando la documentazione mancante non sarà stata prodotta”.

Si indica che una particolare attenzione deve essere posta alla “valutazione della compatibilità dell’attrezzatura intercambiabile con il carrello industriale, in base alle istruzioni”. Infatti “fondamentale per garantire la conformità e quindi l’uso sicuro di un’ attrezzatura intercambiabile è che il fabbricante dell’attrezzatura fornisca nelle istruzioni indicazioni per:

Il documento ricorda poi che la prima verifica periodica, oltre alla compilazione della scheda tecnica, contempla anche la redazione del verbale di verifica e una fase di controlli (visivi e funzionali) volti a:

Al documento sono allegati sia una vera e propria lista di controllo per la fase di verifica, sia un fac-simile del verbale di verifica con, per ciascuna voce, una breve descrizione delle operazioni che il verificatore è chiamato a compiere.

Riprendiamo dal fac-simile alcune indicazioni sull’ esame degli organi principali e un esempio minimo e non esaustivo delle verifiche possibili.

Ad esempio riguardo alle forche:

O alla stazione di comando;

Rimandando alla lettura integrale del documento, che riporta molte altre indicazioni sull’esame degli organi principali (dispositivi di sollevamento, pneumatici, …), veniamo ai controlli relativi al comportamento durante le prove di funzionamento dell’apparecchio e dei dispositivi di sicurezza.

Il verificatore provvede a “far eseguire all’operatore informato, formato ed addestrato dal datore di lavoro alla conduzione carrello e pertanto dotato dell’abilitazione prevista dall’art. 73 comma 5 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. alla conduzione dell’attrezzatura almeno le prove di funzionamento e le prove dei dispositivi di sicurezza” elencate nel fac-simile di verbale, “tenendo conto delle precauzioni e delle indicazioni riportate nelle istruzioni e previste dal fabbricante”. 

Ci soffermiamo, in particolare, sulle verifiche minime relative al dispositivo di sollevamento. 

Si indica di verificare il comportamento “durante le prove a vuoto e con carico di prova del gruppo di sollevamento sia in posizione ferma, con freno di stazionamento inserito, che in fase di traslazione. In quest’ultimo caso prelevare il carico di prova, sollevarlo ad un'altezza di circa 300 mm, o alla massima altezza se questa è minore di 300 mm, e condurre il carrello in marcia avanti a velocità ridotta, per poi invertire il senso di marcia. Ripetere più volte per verificare il corretto funzionamento del meccanismo di inversione del senso di marcia. Le inversioni del senso di marcia devono essere effettuate alle velocità raccomandate dal fabbricante. Condurre il carrello in marcia avanti e in retromarcia a tutte le velocità fino alla velocità massima e verificare che i cambi di velocità e i freni di servizio funzionino in entrambe le direzioni”.

Altre verifiche per il dispositivo di sollevamento:

Riguardo al dispositivo di sollevamento carichi si indica poi di “verificare il comportamento durante le prove a vuoto e con carico di prova del dispositivo, con particolare attenzione alla verifica del corretto fissaggio dell’attrezzatura alle forche o alla piastra porta forche”. 

Segnaliamo in conclusione che il documento riporta ulteriori verifiche di funzionamento relative a:

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Apparecchi di sollevamento materiali di tipo mobile. Istruzioni per la prima verifica periodica ai sensi del d.m. 11 aprile 2011”, a cura di Sara Anastasi e Luigi Monica (Inail, DIT), Mauro Platania (Inail, Unità operativa territoriale di Messina) e Adalberto Sibilano (Inail, Unità operativa territoriale di Taranto), versione 2020 (formato PDF, 5.09 MB).

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ La prima verifica periodica degli apparecchi di sollevamento materiali di tipo mobile - 2020”.

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