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2022-06-18 02:39:37 By : Mr. Bin Chen

Nello speciale intitolato “Battlefield: quale futuro per lo shooter di Electronic Arts?”, pubblicato quando il rinvio della Stagione 1 dell’attuale capitolo non era ancora diventata una triste realtà, mi ero interrogato sul destino di Battlefield 2042 (Voto: 8 - Recensione). Lo slittamento dei primi contenuti post-lancio ha ulteriormente gravato sui server e sull’opinione generale dello sparatutto sviluppato da DICE, che ha provato a portare avanti la baracca con tanti aggiornamenti secondari che hanno smussato tutta una serie di problemi più o meno importanti.

Alcune richieste della community sono state assecondate, su tutte l’aggiunta di un leaderboard ben visibile durante i match e l'inserimento della chat vocale in-game, ma a quanto pare nemmeno la buona volontà degli sviluppatori scandinavi è riuscita a capovolgere una situazione ormai piuttosot compromessa. Battlefield 2042 si presenta oggi in una forma indiscutibilmente migliore rispetto alle settimane successive all’uscita, ma proprio la penuria di contenuti nuovi di zecca ha in parte vanificato i miglioramenti apportati allo shooter multiplayer.

La decisione da parte di DICE di gettare la spugna con Hazard Zone, una modalità con del potenziale ma priva di mordente e fine a se stessa, non è stato il miglior biglietto da visita per preparare il terreno per Stagione 1: Ora Zero, protagonista di un’analisi al microscopio in cui sono state passate in rassegna le novità introdotte dal primo aggiornamento stagionale.

In questi mesi trascorsi in compagnia di Battlefield 2042 ho patito particolarmente l’assenza di teatri di guerra prettamente urbani, una mancanza che avevo rimarcato anche nella tanto discussa recensione che mi ha “marchiato” a vita. Ironie a parte, con la pubblicazione di Esposizione si concluderà l’era delle mappe pensate per 128 giocatori, infatti a partire dalla prossima stagione ne verranno inserite di più contenute per ospitare un numero inferiore di giocatori.

Ambientato tra le montagne rocciose del Canada, il nuovo campo di battaglia porta la due fazioni in lotta tra loro a scontrarsi su un territorio diviso a metà: impervio e in parte distrutto nella zona inferiore, pianeggiate e cosparso di punti di interesse in quella superiore.

Nell’area soprastante troviamo una serie di complessi militari, container e sentieri affacciati su un dirupo da cui lanciarsi con la tuta alare di Emma “Sundance” Rosier o magari utilizzando il classico paracadute in dotazione a tutti gli altri specialisti. Questa porzione di mappa non si discosta poi molto dagli altri scenari della modalità All-Out Warfare, con mezzi corazzati, truppe di fanteria e velivoli che danno vita a intensi scontri terra-aria. Incastonati nella roccia troviamo invece un centro di comando e una sorta di sala server, accessibili rispettivamente da due tunnel speculari che permettono anche di raggiungere la superficie mediante l’uso di ampi montacarichi.

Ed è in questi punti di interesse appena menzionati che mi è capitato spesso di rivedere scene di guerriglia caotica in stile Operation Métro dei tempi di Battlefield 3, con decine e decine di giocatori stipati in spazi ristretti e intenti a lanciare granate su granate che non fanno altro che alimentare il caos più puro. Si crea così un concentramento di specialisti che distoglie l’attenzione dal resto della battaglia, dove sparute minoranze di squadre si confrontano invece nella parte più alta mentre in quella più bassa ancora meno giocatori si fanno strada sul terreno sconnesso.

Esposizione punta su una verticalità estrema, a volte anche fin troppo esagerata e che spesso fallisce nel distribuire in maniera omogena gli scontri a fuoco, rendendo poi estenuante e proibitivo lo spostamento dai "bassifondi" rocciosi alla piana verdeggiante che campeggia nella parte superiore dello scenario. Certo, in alcune aree ci sono teleferiche e ascensori che permettono di superare alcuni dislivelli “vertiginosi”, che restano comunque invalicabili se si è bordo di un veicolo terrestre. Si nota in maniera evidente che tale scenario è figlio della visione originale del team di sviluppo svedese, dunque è stata realizzato sì con una certa cura dal punto di vista estetico-grafico, ma in fin dei conti rappresenta però l’ennesimo scenario privo di una forte caratterizzazione, presente invece nelle gloriose mappe dei precedenti capitoli del franchise.

Gli specialisti di Battlefield 2042 continuano a non convincere la community, tra le altre cose ancora indispettita per l’idea poco lungimirante di DICE di mettere da parte le quattro classi standard tipiche della serie. Nonostante il disappunto generale, il roster dei combattenti Dis-pat ha accolto a braccia aperte la soldatessa polacca Ewelina Lis, esperta demolitrice di veicoli con un passato tra le file delle forze speciali del GROM. Il numero di personaggi giocabili è salito così a undici specialisti, con un notevole rafforzamento della quota rosa all’interno dello sparatutto di Electronic Arts.

La new entry è equipaggiata con il lanciarazzi G-84 TGM che le permette di sparare proiettili esplosivi da indirizzare manualmente sul bersaglio da colpire; il tratto Cacciatore di corazza evidenzia invece i veicoli danneggiati che verranno contrassegnati in rosso e saranno visibili (entro una certa distanza) soltanto dalla soldatessa polacca. Lis è quella che si potrebbe definire una vera e propria cacciatrice di mezzi, rappresentando il peggior incubo per piloti e carristi che da ora in poi farebbero bene a guardarsi le spalle.

O perlomeno è quello che dovrebbe avvenire sulla carta perché, tra la gittata limita dei razzi e una manovrabilità spigolosa, colpire un mezzo volante o terrestre che sia diventa complicato come provare a centrare un piattello con una pistola ad acqua. Ovviamente il lanciarazzi G-84 TGM può essere diabolicamente utilizzato anche per prendere di mira la fanteria, tuttavia, non disponendo di una potenza tale da distruggere un aereo in un solo colpo si rivela (nella maggior parte dei casi) tutt’altro che mortale anche per i semplici soldati appiedati.

Ewelina Lis è sbloccabile gratuitamente dopo aver raggiunto il livello 4 del Pass Battaglia e, pur rivalendosi una specialista meno “superefficace” contro velivoli e veicoli di quanto si potesse ipotizzare, è comunque un personaggio che può dare del filo da torcere ai piloti che passano gran parte del match a cannoneggiare o bombardare qualsiasi cosa gli capiti a tiro, anche considerando che il suo gadget caratteristico può contare su munizioni che vengono ricaricate dopo un periodo di cooldown non troppo lungo.

La nuova mappa Esposizione è stata una vetrina ideale per vedere in azione i due nuovi elicotteri stealth YG-99 Hannibal (fazione russa, livello 10) e RAH-68 Huron (fazione americana, livello 11). I mezzi aerei di Battlefield 2042 restano la minaccia più odiata e temuta dai giocatori, specie se guidati da da un pilota esperto, ma ciò non ha impedito agli sviluppatori di espandere ulteriormente il parco velivoli. Non una cattiva idea, per carità, ma che lo è diventata in virtù di un depotenziamento degli aerei da combattimento che tarda ancora ad arrivare e rende quasi impossibile per la fanteria sbarazzarsi di Hind, Nighthbird e compagnia volante.

In sostanza il RAH-68 e l’YG-99 non presentano grosse differenze tra loro, almeno inquadrandoli sotto il profilo funzionale, poiché esteticamente qualche diseguaglianza tra i due c’è. Ai comandi si avverte in entrambi i casi una buona guidabilità, e un'apprezzabile capacità offensiva con lanci di missili e proiettili, mentre un secondo giocatore può mettersi nei panni di un mitragliere e far piovere morte dell’alto.

Scegliendo di attivare la modalità stealth si rinuncia alla dotazione offensiva principale, ma non alle bombe, che è possibile comunque sganciare sui bersagli terrestri. L’opzione furtiva rende comunque impossibile subire l’aggancio automatico da parte degli avversari tramite gadget o altri mezzi, ma il rovescio della medaglia è sicuramente una resistenza ai danni sensibilmente ridotta.

Parlando invece di armi, le balestre non sono di certo una novità per il franchise di Battlefield, per questo non c'è da sorprendersi o fare troppo gli schizzinosi se DICE ha deciso di aggiungere il modello Ghostmaker R10 (livello 29) nell’armamentario degli specialisti. Questa balestra è indicata per i combattimenti a corto raggio, in più può montare diversi tipi di dardi che si adattano alle situazioni più disparate. Con un solo colpo è possibile sbarazzarsi di un nemico nel raggio di pochi metri, invece equipaggiando munizioni esplosive si riesce a danneggiare in maniera seria anche i mezzi di trasporto.

Basato sul design del celebre fucile di precisione russo VSS Vintorez, il BSV-M (livello 17) ne rappresenta la naturale evoluzione in Battlefield 2042. Dotata in un silenziatore integrato e di un’ottica di serie con uno zoom 5X, questa nuova arma può fare al caso dei giocatori che amano un approccio stealth per colpire gli avversari senza lasciare tracce. La doppia modalità di fuoco (automatica e colpo singolo) rende il BSV-M abbastanza versatile, l’unico neo è però rappresentato da un caricatore con una capienza di soli 10 proiettili che al massimo possono essere raddoppiati.

Il lanciagranate fumogeno (livello 27), proposto in versione stand-alone, mette il punto finale sui nuovi armamenti aggiunti all’interno dell’aggiornamento Ora Zero. Può essere equipaggiato nello slot dei gadget e si rivela utile per coprire un’avanzata alleata, ma anche per creare una cortina di fumo per disturbare le linee di tiro nemico o per precipitarsi nel prestare soccorso a un compagno di squadra che necessita di essere rianimato.

L’immancabile pass stagionale ha fatto la sua comparsa anche nell’universo di Battlefield, adottando una formula ormai ampiamente collaudata e che ha fatto le fortune dei rivali storici di Call of Duty. Che siate disposti a spendere 9,99 euro (1.000 VBF) per avere accesso alle ricompense premium, oppure non vogliate mettere mano al portafoglio e godervi quelle a costo zero, i cento livelli da scalare mettono sul piatto elementi di gioco (ottenibili da tutti gratuitamente), contenuti estetici e fino a 1.300 Monete Battlefield.

E con Stagione 1 il negozio di oggetti cosmetici di Battlefield 2042 ha ufficialmente aperto i battenti, rendendo un po’ più sgargiante, ma meno realistica, la guerra futuristica immaginata da DICE. I vari bundle hanno dei costi in linea con quelli di Apex Legends, mentre i vari tagli di prezzo per acquistare le Monete Battlefield vanno da un minimo di 4,99 euro (500 crediti) a un massimo di 39,99 euro (5.000 crediti).

Non essendo lo sparatutto di DICE un’esperienza free-to-play come la battle royale di Respawn Entertainment, la scelta di inserire le microtransazioni da parte di Electronic Arts non è stata generalmente accolta con favore, anche considerando l’atmosfera “pesante” che aleggia intorno alla serie.

Contestualmente al debutto del Pass Battaglia, che sarà attivo per i prossimi tre mesi, il team di sviluppo ha proposto anche un sistema di missioni che conferiscono diversi punti per salire di livello una volta completate. Gli incarichi saranno aggiornati di settimana in settimana, chiedendo ai giocatori di compiere determinate azioni nel corso delle partite multiplayer. La scalata dei tier è sembrata comunque piuttosto veloce, a mio avviso anche più spedita di quella del Battle Pass degli sparatutto legati alla saga di Call of Duty, ma in ogni caso ci sarà tempo a sufficienza per arrivare a sbloccare tutte le ricompense proposte.

Stagione 1: Ora Zero di Battlefield 2042 si affaccia sullo sparatutto multiplayer con un notevole e colpevole ritardo da parte di DICE, rea anche di aver reso disponibile un aggiornamento che poteva e doveva essere più sostanzioso. Fosse stato pubblicato secondo la tabella di marcia originale, ovvero agli albori del 2022, il major update in questione sarebbe stato visto maggiormente di buon occhio, nonostante una quantità di novità per niente abbondante e priva di mordente. Così non è stato, purtroppo, quindi ecco spiegata un'accoglienza non particolarmente positiva da parte dei giocatori.

Tralasciando gli errori congiunti di software house e publisher, i contenuti del recente aggiornamento possiedono comunque un livello qualitativo in linea con il resto dell'offerta, risultando apprezzabili e realizzati con criterio, pur non riuscendo a rappresentare quel punto di svolta richiesto a gran voce da una buona parte della community. La nuova specialista non ha fortunatamente scombussolato gli equilibri e, per quanto visivamente di grande impatto, la mappa Esposizione non ha risolto il radicato problema che affligge gli scenari della modalità All-Out Warfare.

Se sul finire del 2021 c’era comunque uno spiraglio di ottimismo dopo l’entrata in campo di Vince Zampella, chiamato in caso per supervisionare il supporto post-lancio di Battlefield 2042, sei mesi dopo anche i più stoici supporter del franchise si preparano ad alzare bandiera bianca. L’unica, flebile speranza sarebbe da riporre in una Stagione 2 colma di contenuti, meglio ancora se preceduta da una serie di aggiornamenti in grado di cambiare volto al gioco, perché a distanza di oltre sei mesi dall’uscita il tempo degli esperimenti e dei tentennamenti è ormai finito.