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L’idea è di dotare oltre 2.700 aule di un apparecchio, a basso consumo energetico e a bassa manutenzione, per la ventilazione meccanica. Il consigliere delegato Valois: «Un modo per limitare il virus e il ricorso alla Dad»
Filtrare e sanificare l’aria delle oltre 2.700 aule presenti nelle scuole superiori bergamasche con un investimento di 2,6 milioni di euro . È il progetto su cui sta lavorando la Provincia a cui fanno capo 48 plessi scolastici.
«L’idea — spiega il consigliere provinciale Umberto Valois, delegato alla gestione del patrimonio edilizio e alla pianificazione scolastica — è quella di dotare ogni aula di un apparecchio per la ventilazione meccanica . Appena insediato, dopo aver condiviso il progetto con il presidente Pasquale Gandolfi, ho dato mandato agli uffici di via Tasso di eseguire un censimento delle aule per uno studio preliminare». L’obiettivo è favorire un ricambio dell’aria in classe abbattendo innanzitutto l’aerosol prodotto dalla respirazione che con le droplet, le goccioline, è stato individuato come una delle vie di diffusione del coronavirus.
«Sul mercato — chiarisce Valois — esistono ormai apparecchi a basso consumo energetico e a bassa manutenzione che possono assicurare questo risultato. Sappiamo bene come in questi giorni, tra le raccomandazioni per contenere il contagio, venga ribadita la disposizione di tenere aperte le finestre per favorire il ricambio d’aria ma è evidente come questo sia problematico in inverno. Rendere più sicure le aule permetterebbe anche di limitare la didattica a distanza che è uno strumento importante ma presenta forti inconvenienti».
Per il consigliere delegato poi bisogna guardare il progetto in prospettiva con un orizzonte che va oltre l’attuale fase emergenziale. «L’augurio — dice ancora Valois — naturalmente è che si possa uscire al più presto dalla pandemia ma dotare di apparati di ventilazione meccanica le aule vuol dire offrire ai nostri ragazzi in generale un’aria più pulita durante le ore di lezione in classe . Gli apparecchi di sanificazione, infatti, oggi sono in grado di eliminare anche le microparticelle delle polveri sottili».
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Nei giorni scorsi gli uffici provinciali hanno completato lo studio di prefattibilità. La ricognizione effettuata nei 48 edifici scolastici che fanno capo a via Tasso ha rilevato complessivamente 2.756 ambienti. In particolare le aule sono 1.708, le aule di sostegno 15, le aule multimediali 18, gli auditorium 11, le aula magna 16, le biblioteche 31, le palestre 57, gli spogliatoi 110 e i laboratori di vario tipo ammontano a 294. Con questi numeri è stato possibile fare una prima stima del numero di apparecchi necessari, circa 3.230, e un costo di acquisto valutato in 2,629 milioni di euro, a cui si dovrebbe poi aggiungere installazione e manutenzione.
«Nei prossimi giorni — continua Valois — chiederò un incontro al provveditore per confrontarmi con lui su questo progetto mentre con gli uffici ci attiveremo per partecipare ai bandi del Pnrr e cercare delle fonti di finanziamento. In una prima fase potremmo dotare di apparecchi di ventilazione solo i laboratori che sono gli ambienti in cui le classi ruotano durante la giornata e quindi sono quelli a maggior rischio».
Intanto la Provincia conta di completare l’adeguamento anti incendio e degli impianti elettrici di tutti gli edifici scolastici che le competono entro il 2022. «Sono lavori che sono iniziati nel 2019 — conclude il consigliere delegato — con un investimento complessivo di 4 milioni di euro»
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