Ipercapnia nel gatto: le cause, i sintomi e il trattamento

2022-05-27 20:09:41 By : Mr. asa zhang

Ipercapnia nel gatto, ossia l’eccesso di anidride carbonica nel sangue dell’animale. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.

L’ipercapnia nel gatto è l’ipoventilazione o anche chiamata inadeguata inalazione di aria, generata dall’incapacità delle cellule d’aria nei polmoni di assorbire quantità adeguate di ossigeno pulito.

Tuttavia, potrebbe anche essere causata da malattie polmonari o condizioni ambientali che provocano un aumento dei livelli di anidride carbonica nell’aria respirabile.

Vediamo quali sono le cause, i sintomi e il trattamento dell’ipercapnia nel gatto.

L’ipercapnia nel gatto è caratterizzata da un aumento della pressione parziale di anidride carbonica nel sangue arterioso.

L’anidride carbonica viene costantemente aggiunta e rimossa dalle cellule d’aria nei polmoni.

Tuttavia, un eccesso di quest’ultima nel sangue può portare a una condizione anormale nell’organismo dell’animale, fino a causarne sintomi importanti e la morte del gatto.

La causa più comune, di ipercapnia nel gatto si verifica quanto nella macchina per anestesia un assorbente facente parte di quest’ultima, si consuma.

La respirazione incapace di fornire una quantità di ossigeno sufficiente ai polmoni e altrettanto impossibilitata ad espellere quantitativi sufficienti di anidride carbonica, tutto questo può essere causato da:

Quando si verifica questo eccesso di anidride carbonica nel sangue ossia l’ipercapnia nel gatto, è il cervello dell’animale quello maggiormente colpito da questa condizione.

Per tale motivo i sintomi includono:

 Potrebbe interessarti anche: Difficoltà respiratorie nel gatto: cause, sintomi, cura e prevenzione

Per poter eseguire una valutazione, il veterinario dovrà procedere con una diagnosi differenziale, poiché sono diverse le cause che possono portare a tale condizione.

Ragion per cui, il medico valuterà ogni sintomi e procederà con l’esclusione delle cause più comuni man mano, fino ad arrivare a capire il disturbo corretto e trattarlo poi con la terapia opportuna.

I test che il veterinario eseguirà per il controllo, sono:

Se nel caso il gatto non fosse cosciente o anestetizzato, il veterinario controllerà l’ipossiemia ovvero la mancanza di ossigeno.

Tuttavia, laddove fosse necessario, il veterinario eseguirà un’endoscopia delle vie aeree superiori per escludere una massa laringea o una paralisi della laringe.

Stabilita la diagnosi, il veterinario procederà con l’adeguato trattamento, ovvero inizierà fornendo un’adeguata ventilazione nelle cellule d’aria dei polmoni.

Eseguirà la ventilazione manuale o meccanica con un ventilatore per anestesia.

Se il gatto, invece, non dovesse essere anestetizzato, ma con grave malattia polmonare o del sistema nervoso centrale, può essere trattato con ventilazione meccanica (con un ventilatore per terapia intensiva), ma in questo caso dovrà essere sedato.