L’ex Getronics, un ecomostro in balìa di vandali e senzatetto - Cronaca - ilgiorno.it

2022-06-24 18:18:15 By : Ms. Helen Ge

Un edificio enorme che occupa quasi metà di via Friuli, all’incrocio con via Manzoni. Tutto abbandonato, distrutto, con le finestre orfane dei vetri, ormai caduti sotto le raffiche del vento e del maltempo o presi a sassate dai ragazzini annoiati. La ex fabbrica Getronics era negli anni Ottanta e Novanta un colosso nell’ambito dell’informatica, telefonia e produzione di apparecchi per le telecomunicazioni. Poi, nel 2007, l’azienda ha chiuso i battenti e la proprietà (dopo vari passaggi) ha deciso di investire altrove, lasciando il mega fabbricato lì a morire lentamente. Tutto intorno, il tessuto urbano è cresciuto, con nuove case, piccole palazzine, ma la Getronics è rimasta lì, a marcire, circondata dalle erbacce, con i vetri infranti e i muri incrostati. "Davvero un peccato vedere un colosso del genere deturpare il quartiere – commentano i residenti –. Un pugno in un occhio in una zona comunque ricca di verde, di case e spazi per i bambini. Abbiamo chiesto diverse volte un intervento, anche perché temiamo un problema di sicurezza". Dentro la fabbrica abbandonata, infatti, non è raro vedere entrare e uscire giovani che vanno a vandalizzare quello che rimane, a girare qualche video inutile, salendo sul tetto dell’azienda, o senzatetto che trovano rifugio tra le mura. I sopralluoghi della polizia locale, infatti, hanno rilevato la presenza di materassi, vestiti, oggetti che appartengono a chi va lì a trascorrere la notte. Nei giorni scorsi, un paio di volte sono dovuti intervenire i pompieri e i carabinieri per le fiamme partite dal secondo piano della fabbrica. Qualcuno, forse un vandalo o forse una sigaretta accesa, ha incendiato un materasso, per fortuna senza gravi conseguenze. Il problema che impedisce un intervento immediato è che la proprietà è privata ed è difficile riuscire a contattarla.

Ciò che può fare il Comune, come accaduto nei giorni scorsi, è inviare l’ennesima comunicazione per chiedere di intervenire, considerando lo "stato di degrado e potenziale pericolosità dell’immobile", scrive il Comune ricordando gli obblighi di cura e custodia del bene da parte della proprietà. "Per questo – scrive il responsabile del settore urbanistica – chiediamo entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, di verificare quanto segnalato e di provvedere urgentemente a mettere in sicurezza l’immobile".

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