Nuovo scambio di accuse tra Kiev e Mosca per l’ultimo attacco odierno alla centrale nucleare ucraina di Zaporiyia. La società ucraina Energoatom, che gestisce le centrali del Paese, ha puntato il dito contro Mosca. “I russi hanno bombardato ancora una volta la centrale nucleare. Cinque colpi sono caduti nell’area del posto di comando della centrale, nei pressi dello stoccaggio dei materiali radioattivi” fortunatamente nessuno è rimasto ferito”, si legge nel comunicato. “Altri cinque colpi si sono registrati nell’aerea della caserma dei vigili del fuoco, situata poco distante dalla centrale”, aggiunge la società assicurando che “la situazione è sotto controllo”. Quasi contemporaneamente le autorità locali filo-russe hanno diffuso la loro versione dei fatti secondo cui responsabile dei nuovi attacchi sono i “terroristi ucraini”. “I miliziani di Zelensky hanno colpito ancora una volta la centrale nucleare di Zaporizhzhia e il territorio vicino all’impianto nucleare con armi pesanti”, ha scritto su Telegram Vladimir Rogov, membro dell’amministrazione regionale installata dai russi. Stasera è prevista una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla situazione, mentre il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha annunciato che presto guiderà una missione di esperti internazionali all’impianto per verificarne la sicurezza.
La Russia è uno stato terrorista che ha preso in ostaggio la centrale nucleare di come arma di ricatto. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Invito le forze militari di Russia e Ucraina a cessare immediatamente tutte le attività militari nelle immediate vicinanze dell’impianto. Esorto le parti a ritirare dall’impianto tutto il personale e le attrezzature militari e ad astenersi da qualsiasi ulteriore dispiegamento di forze o attrezzature sul sito”. Questo l’appello del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “La struttura non deve essere utilizzata come parte di alcuna operazione militare – ha aggiunto – Occorre invece un accordo urgente a livello tecnico su un perimetro sicuro di smilitarizzazione per garantire la sicurezza dell’area”. Kiev ha fornito all’agenzia internazionale per l’energia atomica e alle Nazioni Unite prove delle violazioni dei principi di sicurezza nucleare da parte dei russi nella centrale nucleare e ha chiesto l’invio urgente di una missione internazionale composta da specialisti di AIEA ed esperti militari delle Nazioni Unite. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. “Ieri ho inviato lettere al segretario generale dell’AIEA Rafael Grossi e al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e ho riferito i fatti che riguardano la violazione da parte degli occupanti russi di tutti e sette i principi fondamentali della sicurezza nucleare durante l’occupazione della centrale nucleare”, ha detto ed ha assicurato che l’Ucraina “non consentirà che Mosca promuova la propaganda e la disinformazione”.
“Per la nostra difesa abbiamo bisogno di armi e munizioni, finanze in volume sufficiente e senza alcun blocco burocratico, isolamento completo dello stato terrorista, principalmente economico e tecnologico, e sanzioni più severe”, ha scritto il presidente ucraino Zelensky. “È dovere dei nostri paesi e di tutte le future generazioni di persone libere fare tutto il possibile per fermare la Russia, assicurarsi che perda questa guerra e garantire che nessun’altra nazione possa ripetere questo terrore”, aggiunge.
Un incendio è scoppiato in una unità militare nella città di Dolgoprudny, vicino a Mosca. oggi il Ministero delle Emergenze ha dichiarato che l’incendio si è esteso su 1.200 metri quadrati.
L’Ucraina attende l’arrivo di 3 miliardi di dollari di aiuti finanziari statunitensi ad agosto e di altri 1,5 miliardi a settembre: lo ha dichiarato il ministro delle Finanze, Sergiy Marchenko. Ad oggi l’Ue ha coordinato la consegna di 66.224 tonnellate di assistenza in natura all’Ucraina da parte di 30 Paesi attraverso il meccanismo di protezione civile. L’assistenza fornita comprende 180 ambulanze,125 veicoli antincendio, 300 generatori di energia, 35 veicoli per macchinari pesanti e 4 ponti.
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