La mia Rassegna Stampa (giovedì 7 luglio 2022) - Robexnews

2022-07-15 18:20:27 By : Mr. Owen Hu

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Rocco Becce Luglio 7, 2022 Primo piano, Rassegna Stampa 296 Visite

CRONACA – LA SPEZIA, OPERAZIONE “DURA LABOR” DELLA GUARDIA DI FINANZA, ESEGUITO UN‘ORDINE DI CARCERAZIONE – Nella mattinata di oggi, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza della Spezia hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla locale Procura nei confronti di un cittadino bengalese condannato in via definitiva alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione per i reati di associazione a delinquere, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Era l’unico che nel blitz del novembre 2020 sfuggì all’esecuzione di complessive sette misure cautelari personali emesse nell’ambito dell’operazione delle Fiamme Gialle Spezzine “Dura Labor” che portò alla luce, per la prima volta a La Spezia, un vero e proprio sistema di caporalato perpetrato all’interno dei cantieri navali dove operai stranieri venivano costretti a pesanti turni di lavoro, per stipendi molto inferiori ai minimi sindacali. Invece, chi cercava di ribellarsi veniva pesantemente minacciato di danni fisici alla sua persona e/o ai componenti della famiglia rimasta nel Paese di origine. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato nel locale carcere. Inoltre, sono stati già condannati in via definitiva, per analoghi reati, altri 6 stranieri per un totale di 17 anni e 4 mesi di reclusione e 31mila euro di multa. A comunicarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, PROPRIETARIO IN VACANZA, 2 MINORI INDIZIATI DI TENTATO FURTO. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro, ieri pomeriggio, hanno bloccato due minori che erano stati visti entrare in uno stabile di via Mogadiscio per, poi, uscirne frettolosamente pochi minuti dopo. Immediatamente bloccati, a seguito di una perquisizione, in una borsa che portavano con loro, sono stati rinvenuti vari oggetti atti allo scasso, tra cui due cacciaviti, una chiave inglese, un paio di forbici, una mini torcia elettrica, due lastre in plastica rigida e due cellulari che sono stati sottoposti a sequestro. La minore più grande, di 17 anni, è stata arrestata, mentre la più piccola, appena 12enne, non imputabile, è stata affidata ad una casa famiglia individuata a cura della Sala Operativa Sociale del comune di Roma. Entrambi i minori sono gravemente indiziati di aver forzato la porta di ingresso di un appartamento situato al primo piano dello stabile, il cui proprietario era assente al momento del fatto, senza riuscire ad accedere all’interno, in quanto disturbato dalla presenza di altri condomini. La minore arrestata è stata accompagnata presso il centro prima accoglienza situato nella Capitale, in via Virginia Agnelli. POMEZIA, SCOPERTE DUE MAXI PIANTAGIONI DI CANNABIS, 11 ARRESTI DEI CARABINIERI. 11 persone in flagranza di reato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, 11 persone sono state arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Pomezia. È avvenuto nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati. I militari dell’Arma mentre perlustravano l’area industriale di Pomezia, hanno notato un via vai sospetto di stranieri nei pressi di due capannoni, decidendo di accedervi per più approfondite verifiche. Accedendo a quelle strutture, i Carabinieri hanno trovato due piantagioni per la coltivazione di cannabis, allestite con complessi e costosi sistemi di irrigazione, illuminazione ed aerazione. Presso il primo capannone, il personale dell’Arma ha sequestrato una coltivazione con all’interno 1.022 piante di varia altezza, compresa tra i 50 ed i 190 cm., e 1.100 piante già tagliate ed in fase di essiccazione. Nel secondo capannone, invece, vi era una coltivazione di 1.550 piante in crescita di varia altezza compresa tra i 10 ed i 100 cm. e 150 piante già tagliate ed in fase di essiccazione, insieme a 15 sacchi di sostanza vegetale pronta per lo sfogliamento e 3 contenitori di infiorescenze. Inoltre, nel corso di una successiva perquisizione domiciliare eseguita a carico di uno dei fermati, sono stati rinvenuti anche 8,8 kg. di marijuana e 35 gr. di hashish, un bilancino, materiale per il confezionamento e 770 euro in contanti, provento di attività delittuose. Gli arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, in attesa dell’udienza di convalida, sono stati tradotti presso le case circondariali di Velletri, Latina, Frosinone, Civitavecchia e Rebibbia femminile. A comunicarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. TARANTO, PER SPACCIO DI DROGA, 17ENNE ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO. Per spaccio di sostanze stupefacenti, è finito in manette a Taranto, un 17enne del posto. I poliziotti, impegnati da sempre nella lotta al traffico di droga, hanno notato che, negli ultimi giorni, in una piazza di Città Vecchia era aumentato l’afflusso di giovani, noti assuntori abituali di sostanze stupefacenti che, alla vista degli agenti, si allontanavano precipitosamente dal posto. Per questo motivo, i colleghi della Squadra Mobile, guidati dal dott. Fulvio Manco, hanno effettuato per diversi giorni dei servizi di appostamento al termine dei quali hanno fermato un giovane che, a bordo di un ciclomotore, nascondeva nel marsupio un involucro di cellophane con della sostanza stupefacente, presumibilmente cocaina e una somma di 50 euro in banconote di diverso taglio, probabile provento dell’attività delittuosa. Espletate le formalità di rito presso gli Uffici della Questura, sono stati trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria per la convalida ed il giovane è stato sottoposto alla misura precautelare degli arresti domiciliari ed affidato alla custodia dei genitori. A segnalarlo è la Questura di Taranto. MARINA DI GINOSA, TROMBA D‘ARIA E GRANDINE CON GRAVI DANNI IN CONTRADA MARINELLA. In Puglia, a Marina di Ginosa, in provincia di Taranto, una tromba d’aria con grandine si è abbattuta nel pomeriggio di oggi con gravi danni a strade ed abitazioni, per fortuna senza alcun ferito. Sul posto, per i rilievi su quanto accaduto, sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i militari dell’Arma. REGGIO CALABRIA, GDF E DIA CONFISCANO INGENTE PATRIMONIO DI UN IMPRENDITORE. Personale della Direzione Investigativa Antimafia, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello S.C.I.C.O., con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo diretta dal Procuratore dott. Giovanni Melillo e della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore dott. Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione ad un provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di compendi aziendali, beni immobili, mobili e rapporti finanziari, per un valore stimato in oltre 15 milioni di euro. Il tutto è riconducibile ad un imprenditore reggino attivo nel settore dei servizi aziendali. La sua figura era emersa nell’ambito dell’operazione denominata “Martingala”, condotta da personale della DIA e della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia, conclusasi nel mese di febbraio 2018, nel cui ambito, l’indagato veniva rinviato a giudizio per diverse ipotesi di reato, tra cui associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati connessi e conseguenti alla gestione delittuosa di flussi economici, tra i quali riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, intestazione fittizia di beni, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo si sarebbe rivelato il “regista” di un complesso sistema illecito, costruito intorno a molteplici società di comodo, con sede in Italia e all’estero, di cui aveva la disponibilità diretta o mediata. Lo stesso, tramite la regolare documentazione, con fatture per operazioni inesistenti accompagnate da artificiosi documenti di trasporto, di movimenti fittizi di merci e prestazioni apparenti di servizi, tra le società a se riferibili e le imprese beneficiarie offriva ai propri “clienti” una formale giustificazione per la grande quantità di denaro che convergeva verso le sue imprese. Quindi, avrebbe messo a disposizione di numerose imprese, per lo più riferibili a imprenditori ritenuti diretta espressione della ndrangheta o collusi con la stessa, la sua organizzazione e il suo reticolo di società cartolari, sparse tra l’Italia e l’estero, sistematicamente coinvolte in svariate transazioni economiche, che simulavano movimenti di merci e flussi finanziari di apparente origine commerciale. Il sistema, così, congegnato si rilevava funzionale, oltrechè ad esigenze di riciclaggio, anche all’acquisizione fraudolenta di crediti fiscali. In relazione alle risultanze dell’attività di oggi, la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e la locale Direzione Distrettuale Antimafia, sempre più interessate agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalità organizzata, hanno delegato al Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, allo S.C.I.C.O. ed al locale Centro Operativo D.I.A., apposita indagine a carattere economico/patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti dell’imprenditore, di misure di prevenzione personali e patrimoniali. Al riguardo, dopo aver delineato il profilo di pericolosità sociale, sia generica che qualificata, anche valorizzando le risultanze delle pregresse indagini, l’attività investigativa veniva indirizzata alla ricostruzione delle acquisizioni patrimoniali, dirette o indirette, effettuate nell’ultimo trentennio, accertando, attraverso una complessa e articolata attività di verifica e riscontro documentale, i patrimoni dei quali risultava disporre, direttamente o indirettamente, il cui valore era decisamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dichiarata ai fini delle imposte sui redditi nonché in quanto frutto o reimpiego, in buona parte, di attività illecite. Alla luce di tali risultanze, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, nel mese di ottobre 2020, aveva disposto il sequestro del suo patrimonio. Successivamente, riconoscendo la validità dell’impianto indiziario, con il provvedimento in esecuzione ha decretato, allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito, l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca dell’intero compendio aziendale di 7 tra imprese e società commerciali, sia in Italia sia all’estero, 1 ditta individuale, 5 immobili, 10 orologi di lusso e disponibilità finanziarie per un valore complessivo stimato in oltre 15 milioni di euro. Con lo stesso provvedimento, il locale Tribunale ha sottoposto l’indagato alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per 4 anni, con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza o dimora abituale.

SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 107.240 i nuovi casi e 94 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 28,4%. Nel Lazio, 1.333 sono le nuove positività e 5 le vittime. In Campania, 13.254 i casi e 6 i morti. In Basilicata, 1.084 infezioni e nessun morto. In Puglia, 8.826 contagi e 10 decessi. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute. Intanto i contagi da “Covid–19” si sono raddoppiati rispetto all’anno scorso e, giustamente, scoppiano le polemiche su di una politica nazionale che ha dato il via libera ad un’estate senza l’uso obbligatorio della mascherina di protezione, con stadi, spettacoli, piazze, ristoranti e bar, pieni, anzi stracolmi, e senza alcun controllo. Ora si riparte con le vaccinazioni, e, qui, ovviamente è quasi un obbligo considerato la paura di anziani, più attenti dei giovanissimi, che, invece, senza alcuna responsabilità, hanno continuato a fregarsene di un virus che non è ancora stato sconfitto. Ora ritorneranno i virologi che in tv e sui social network, senza alcun controllo, come nei mesi scorsi, hanno detto di tutto e di più, sempre in disaccordo tra di loro. Sui vaccini, meglio evitare di parlarne, ma forse è bene sapere che nel settore, tra tamponi e controlli vari, in tanti si sono arricchiti. Ora, però, preparatevi, chissà, a chiudervi ancora nelle vostre case, dopo un’ennesima vaccinazione. E, poi, non parliamo della guerra ancora in corso, tra Russia e Ucraina.

METEO Per domani, cielo generalmente sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni, salvo la presenza di innocue nubi diurne sulle Alpi. Instabilità nella notte con rovesci e temporali più diffusi su interne e Adriatiche, soleggiato in giornata salvo locali piogge sull’Abruzzo. Instabile con rovesci e temporali localmente intensi su gran parte delle regioni peninsulari. Le temperature, come informato da “3B Meteo“, saranno in calo, tra i 26 e 32 gradi.

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