Le Guardie ambientali provano a salvare il Boschetto - Luceraweb

2022-06-24 18:26:14 By : Ms. Jessie Gao

Si intitola “Lights on the woods” (Luci nel Bosco) il progetto avviato sabato scorso dalle Guardie ambientali di Lucera che vogliono recuperare il Boschetto, cercando di cambiare il paradigma generale da problema spesso legato agli incendi e luogo “lontano” dalla città a centro di vitalità addirittura concepito come location di eventi. La situazione attuale, in effetti, è di degrado, sporcizia e pericolo, a causa di cattiva manutenzione che costituisce la base di potenziali incendi alimentati dal la vegetazione spontanea del sottobosco. 

L’iniziativa non ha costi per la collettività e cerca di coinvolgere materialmente la classe politica locale e il mondo imprenditoriale, oltre ai singoli cittadini. Nella prima sessione hanno partecipato pure assessori e consiglieri comunali, armati di guanti, attrezzature e soprattutto olio di gomito, e hanno cominciato a pulire le parti più basse del fondo boscoso, quello che costituisce di solito il combustibile in caso di evento incendiario. Non è mancata la polemica politica con una parte della minoranza che si è sentita esclusa, ma evidentemente c’è ancora tempo per rimediare.

Il progetto è talmente approfondito che affronta anche la questione legata alla non fruibilità da parte di escursionisti e camminatori e l’attrattiva location per abbandoni incontrollati di rifiuti da parte di incivili.  “Il nostro Gruppo Escursioni, al momento composto da una cinquantina di tesserati – ha spiegato Antonio Gennarino, responsabile del sodalizio - vuole tutelare l’ambiente anche mediante il corretto incontro della cittadinanza con l’ambiente naturale, sviluppandone le capacità di conoscenza, integrazione e rispetto. Questo specifico obbiettivo può essere attuato solo con le giuste condizioni di fruibilità, dando la possibilità ai cittadini, sportivi e non, di frequentare più spesso la pineta comunale, attivando così pure un’importante funzione deterrente nei confronti di incivili e male intenzionati che volessero violare ancora una volta l’integrità del nostro bosco”. E questo lavoro è già partito da lontano, perché le Guardie ambientali già da tempo hanno mappato e taggato, su Google Earth, tutti i sentieri percorribili con i mezzi di soccorso, fornendo uno strumento utile alle squadre di protezione civile, vigili del fuoco e Arif operanti in zona. Sul sito è possibile visualizzare dei Tag, dominati A.I.B. (Anti Incendio Boschivo) che rappresentano tutti i collegamenti attuali tra luoghi, del resto facilmente utilizzabili e consultabili anche da personale senza specifiche competenze per individuare facilmente l’area interessata da un evento emergenziale.

“Il bosco di Lucera non è morto come si è portati a pensare, anzi è vivo ma ha bisogno di sostegno - ha aggiunto Gennarino - ma purtroppo negli ultimi anni la pineta è stata troppe volte attaccata da incendi, incuria, atti vandalici e abbandoni incontrollati di rifiuti. Questo degrado continuo ha portato a una drastica riduzione della superficie boscata oltre che allo spopolamento della fauna selvatica, nello specifico di rapaci come la poiana, il barbagianni, il gufo e il gheppio che svolgono anche funzione regolatrice per la popolazione dei roditori. Ed è veramente un peccato non riuscire a sfruttare il grande potenziale del luogo, per cui il nostro obiettivo è di recuperarlo piano piano, un pezzo alla volta, così da poterlo destinare a molto altro rispetto a quanto accade ora, cioè solo desolazione, qualche runner in giro e solo possibili pericoli. Adeguatamente allestito, invece, è naturalmente vocato anche all’allestimento di eventi, così da portare fisicamente la gente che viene quindi coinvolta nella sua conoscenza, tutela e salvaguardia, oltre che nel suo mantenimento pulito e ordinato. Il Boschetto è una delle parti simbolo della nostra città, il nostro polmone verde che contribuisce a rendere spettacolare la collocazione della fortezza svevo-angioina e di tutta la città, rendendola suggestiva in tutte le stagioni dell’anno”.

Il sodalizio si occupa da diverso tempo di vigilanza ambientale, escursioni e protezione civile, ed è convenzionato con la Regione Puglia per gli interventi della campagna Anti Incendio Boschivi, e quindi ben conosce cosa fare e come e quando intervenire. Le attività, in particolare, prevedono di rendere percorribile dai mezzi di soccorso tutta la rete sentieristica dell’area boschiva e fruibile tutta l’area boschiva da parte di cittadini e sportivi; sensibilizzare la cittadinanza ad un comportamento più responsabile verso tutte le aree verdi e più in generale sulle regole della civile convivenza; creare un laboratorio di idee a cielo aperto, aperto a tutte le associazioni che perseguono obbiettivi di tutela ambientale; arricchire la città di un’area di sicuro interesse dal punto di vista escursionistico.

“I danni frutto del degrado di tutta l’area hanno portato ad una riduzione della superficie arborea – ha concluso - e a una crescita incontrollata di piante e sterpaglie che invadono i sentieri, oltre alla caduta di alberi a seguito di incendi degli anni precedenti, limitando fortemente la capacità operativa dei mezzi di soccorso e antincendio. Allo stato attuale, quindi, la maggior parte dei sentieri, da noi definiti strategici per l’attacco diretto al fuoco, risultano essere impraticabili perché pregiudicano la sicurezza degli operatori durante le operazioni di spegnimento, quando cioè è fondamentale avere sempre a disposizione vie di fuga sicure e facilmente individuabili”.

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