Iniziata a febbraio ha visto mobilitarsi tutte le sere volontari per salvare i rospi che attraversano la strada per accoppiarsi e deporre le uova. <Una goccia nell'oceano ma continueremo a farlo>. L'organizzazione aretina inserita nel coordinamento nazionale
AREZZO 24 marzo 2022 - Lo hanno chiamato Ramino, forse per il colore della sua pelle illuminata dalle torce. E’ stato il primo rospo salvato a San Fabiano di Arezzo durante la prima uscita della nuova campagna di salvataggio anfibi. Intorno a San Valentino, nel mese di febbraio, nelle serate più umide e piovose, ma non troppo fredde, i rospi nostrani, detti anche Bufo, amano accoppiarsi non curandosi del fatto che spesso vengono investiti dalle auto. I maschi infatti tendono ad aspettare le femmine mentre si dirigono o tornano da laghi o fossi in cui c’è acqua dove deporre le uova, e se vicino c’è una strada è lì che si attardano col rischio di morire sotto le ruote delle auto. Per questo ogni anno squadre di volontari con torce, giacche catarifrangenti, secchi e stivali di gomma si organizzano per togliere rospi maschi e femmine della strada e portarli in salvo. La prima missione ha visto il salvataggio di una decina di anfibi e il primo è stato proprio Ramino. Ma ora l’operazione Bufo Bufo dopo due mesi si è conclusa. I volontari dopo sere e notti di appostamenti con ogni condizione di tempo e di temperatura ne hanno salvati millequattrocento. Le zone aretine di azione, in cui sono anche stati posizionati dei cartelli stradali con il disegno del rospo per allertare e fare rallentare gli automobilisti, sono state San Fabiano, Antria, Fontebranda, Molinelli per Arezzo ma anche Cavriglia e intorno al Lago di San Cipriano in Valdarno.
La migrazione di riproduzione vede ogni anno migliaia di rospi mettersi in movimento per raggiungere i laghi e i torrenti dove deporre le uova e fecondarle. Molti di loro muoiono investiti per questo oltre alla generosa mobilitazione dei volontari l’appello è sempre rivolto agli automobilisti affinché rallentino e guidino con un po' di prudenza, illuminando bene la strada per cercare almeno di evitarli. Non tutti infatti hanno la sensibilità di farlo se è vero che persino i cartelli con il disegno degli anfibi più di una volta sono stati rubati, poi rimessi a totale spesa degli animalisti.
<Un enorme grazie va ai volontari che sono scesi in strada - dicono gli organizzatori della campagna Bufo Bufo - si tratta di una goccia nell'oceano purtroppo, ma già riuscire a salvaguardare queste zone è un passo importante verso la consapevolezza che tutti, in un modo nell'altro, dovremmo cercare di avere: il pianeta si salva anche mettendo in salvo gli animali>. Una mobilitazione che non è passata inosservata: i volontari aretini infatti sono stati ufficialmente inseriti nel coordinamento nazionale della campagna Bufo Bufo 2022.
E' successo a Pistoia. Il fatto risale al 28 febbraio
L'incontro nell'ambito di un evento di Eurocities inserito nel programma di The State of the Union
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