Le ricette di Chef Ricciardella
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A Garlasco i funerali di Giovanni Battista Corsico, stroncato a 52 anni Molti amici anche da Dorno e Gropello: «La sua umanità un esempio»
IL LUTTO garlasco Garlasco, nel primo pomeriggio di ieri si è fermata per l’ultimo saluto a Giovanni Battista Corsico, il vigile del fuoco e barista, morto a52 anni per un male incurabile. Una malattia scoperta solo negli ultimi mesi, che non gli ha dato scampo. Ma il pompiere paura non ne ha, come recita un celebre inno dei vigili del fuoco. «Mio fratello – dice Federico, che con Giovanni Battista, per tutti “Giamba”, era titolare dai primi anni Novanta dello storico bar Europa di Gropello – ha lottato come un leone. Il 28 aprile era il suo compleanno, era lucidissimo e ha ricordato molte persone che gli volevano bene». BENEFICENZA Per il suo funerale non ha voluto fiori, ma che il corrispettivo in denaro venisse indirizzato all’associazione “Aguav” che si occupa di bambini sordi. «Giamba era così – dice il responsabile del distaccamento dei vigili del fuoco di Garlasco Giorgio De Paoli – Una persona generosa, sempre pronto a spendersi per gli altri. Era un volontario da oltre 30 anni. Entrato giovanissimo, ha sempre mantenuto l’entusiasmo e lo spirito dei primi anni. Ci rallegrava con barzellette e battute simpatiche. Oggi per noi è morto un amico, un fratello ed il nostro dolore è indescrivibile». Per l’ultimo saluto a “Giamba” i colleghi pompieri di Garlasco hanno chiesto la camionetta con l’autoscala da Pavia. Il feretro, che riposava nella casa funeraria “Siof La Lomellina” di via Borgo San Siro, è stato collocato in cima al mezzo antincendio. Da li si è formato il corteo funebre. Poi a poche centinaia di metri una sosta davanti alla caserma dei vigili del fuoco a due passi dalla Cittadella del volontariato. L’addio Dalla caserma è stata attivata l’antica sirena che prima dell’avvento dei cellulari e delle unità mobili avvisava la città in caso di incendio. Poi l’arrivo davanti alla chiesa parrocchiale, dove i colleghi hanno caricato sulle spalle la bara e tra gli applausi l’hanno trasportata in chiesa. Molta le personalità, presenti, dei vigili del fuoco e dei Comuni di Dorno, Gropello e Garlasco perché Giamba , prima di trasferirsi a Garlasco aveva vissuto la sua giovinezza a Dorno, figlio dell’allora comandante della polizia locale Rocco Corsico detto “Kocis”. Il sindaco di Garlasco Simone Molinari lo ha ricordato come si ricorda un caro amico. «Conoscevo Giamba da 25 anni – dice – da quando cominciai la mia strada in campo sanitario come volontario della Croce Garlaschese la cui sede è vicina a quella dei vigili del fuoco. Una persona eccezionale sempre impegnata per la sua città. Una perdita importante». La messa è stata celebrata dal parroco di Garlasco don Mauro Bertoglio insieme al parroco di Remondò don Massimo Fusari, ex vigile del fuoco, e dal cappellano militare don Roberto Romani. Gli amici si sono uniti al dolore della famiglia, alla moglie Paola, alla mamma Olga , ai figli Gabriele, Greta, alla la nipotina Linda ai fratelli Federico e Milena, parenti ed amici. Tanti ricordi anche da Gropello. E alla fine il sindaco di Dorno Francesco Perotti, a nome dei coscritti del 1970, ha voluto ricordare “il Giamba” con un discorso che ha commosso tutti. —
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